Cronache

Stupro Palermo, minacciati gli accusati. Garante: "Guai a chi diffonde video"

Di Redazione Cronache

Le confessioni dei coinvolti nella violenza di gruppo. Gli account riprendono video vecchi dei profili veri. Continua la ricerca morbosa del video

Stupro a Palermo, su Tiktok profili fake e false difese. Ecco perchè

Ma non è l'unico video a far discutere, quello della violenza. Perchè, sempre sui social - TikTok in particolare, continuano a circolare dei contenuti attribuibili all'apparenza ai profili degli accusati dello stupro. Stessa faccia, stesso corpo, parole di difesa scritte in sovraimpressione. Ma si tratta di una "truffa", architettata da chi al momento rimane un mistero.

I genitori dei giovani sottolineano tramite i legali che quei profili non sono opera loro. Si tratta di amici, conoscenti, persone che sostengono sicuramente l'innocenza dei sette. Anche in questo caso la Polizia Postale è intervenuta per arginare il fiume delle invenzioni, delle provocazioni, per distinguere ciò che è vero da ciò che è falso. “Stiamo monitorando la situazione, spesso è anche difficile intervenire per far rimuovere certi contenuti”. Con il passare dei giorni diventa sempre più labile il confine fra reale e virtuale, fra il mondo social e quello delle aule dei tribunali e delle celle degli istituti di pena. E nel giorno dell'ultima tornata di interrogatori, persino il nome della vittima non sarebbe più un segreto: avrebbe infatti difeso un altro ragazzo accusato via social, assicurandone l’innocenza.