Cronache

Tabaccai pronti allo sciopero: "Il Green Pass favorisce il contrabbando"

La data non è ancora stata definita, ma la decisione è ormai sicura: "Se il Governo non ci ascolta, è inevitabile", dice la Federazione Italiana Tabaccai

"Il controllo del Green Pass provoca caos, lo sciopero è inevitabile"

La giunta nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, ha deciso di chiudere le serrande, in data da destinarsi, per protestare contro l'obbligo di controllo del Green Pass dei clienti stabilito dal DPCM del 21 gennaio scorso. "Abbiamo avviato una trattativa con il Governo", ha detto il presidente Giovanni Risso. "In particolare, a breve incontreremo il sottosegretario alla salute Andrea Costa, che ha mostrato attenzione alle nostre rivendicazioni. Capiamo l'importanza del Green Pass come ostacolo al diffondersi dei contagi e, soprattutto, come stimolo alla vaccinazione anche per i più recalcitranti - ha continuato Risso - Non ne facciamo quindi una questione di principio ma di buonsenso. I clienti già ora, con le regole attuali e date le ridotte dimensioni delle tabaccherie italiane, entrano uno alla volta, rispettando pazientemente il proprio turno". 

 "Le tabaccherie presidiano il territorio su cui sono radicate"

"Come si può non immaginare il caos che l'obbligo di controllo del Green Pass porterà? Come si può non vedere che piuttosto che fare la fila per acquistare un pacchetto di sigarette legali ci si rivolgerà al mercato clandestino, in mano a chi certamente non è interessato al possesso del Green Pass? Come si può - insiste - non tenere nella giusta considerazione il rischio cui si dovranno esporre i tabaccai uscendo dal bancone, spesso blindato per motivi di sicurezza? Le tabaccherie sono negozi di vicinato, presidiano il territorio su cui sono storicamente radicate e i tabaccai tutti hanno assicurato, pur nell'infuriare della pandemia, durante il lockdown, servizi essenziali per tutti i cittadini. Un impegno, il nostro, che ora viene disconosciuto. Ma non ci stiamo, il nostro lavoro, il nostro senso di responsabilità devono essere tenuti in considerazione. Lo ribadiremo con assoluta determinazione al sottosegretario alla Salute, Andrea Costa che, ci auguriamo, comprenderà le nostre ragioni. Se così non fosse, se il Governo non ascoltasse la nostra voce, lo sciopero sarà inevitabile. Le tabaccherie - conclude Risso - abbasseranno le saracinesche".