Cronache
Terremoto Turchia, oltre 40 mila le vittime. Erdogan arresta 100 costruttori
Continuano le miracolose operazioni di salvataggio tra le macerie. I primi aiuti sono giunti sul territorio
Terremoto in Turchia e Siria, le vittime salgono a oltre 40mila
Non c'è fine alla tragedia che sta colpendo la Turchia e la Siria. I numeri dei morti sono impressionanti, e non accennano ad arrestarsi; secondo gli ultimi aggiornamenti dati dalla stampa locale, le vittime sarebbero oltre 40 mila. Solo qualche giorno fa erano 20 mila.
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Continuano anche le operazioni di salvataggio, che con il passare delle ore sono sempre più miracolose. Come nel caso del neonato di 7 mesi sopravvissuto per 140 ore nella tomba in cui si è trasformata la sua casa ad Antakya, o quello di una donna di 40 anni estratta dopo 170 ore intrappolata tra i resti di una casa nella città di Gaziantep.
Nel frattempo gli aiuti italiani per il terremoto sono arrivati in Siria: sono stati i primi dall'Unione Europea a raggiungere le zone controllate dal regime di Assad, ma non si sa se arriveranno ai ribelli.
Terremoto in Turchia, Erdogan fa arrestare 100 costruttori
Su indicazione del presidente turco Tayyip Erdogan, le autorità turche hanno arrestato più di 100 costruttori edili nelle dieci province colpite dal sisma con l’accusa di avere violato le normative edilizie del Paese. Il ministero della Giustizia di Ankara ha autorizzato i procuratori ad avviare cause contro tutti i “costruttori e i responsabili” dei crolli perché non hanno rispettato le norme introdotte dopo il sisma del 1999. Il vicepresidente Fuat Oktay ha affermato che finora sono stati identificati 131 sospetti ed emessi 113 ordini di detenzione. Erdogan, che nel mezzo della tragedia si sta preparando alle elezioni nazionali che potrebbero essere le più difficili dei suoi due decenni al potere, ha promesso di iniziare la ricostruzione entro poche settimane.