Cronache

Turismo campano in ginocchio, l'Ente bilaterale chiede sostegni alla filiera

Eduardo Cagnazzi

In campo i rappresentanti delle associazioni datoriali e delle sigle sindacali per scongiurare una stagione già compromessa. Cig anche agli stagionali

Industria del turismo in Campania in zona rossa, b&b e alberghi in crisi, agenzie di viaggio e tour operator in affanno con il rischio chiusura. Una stagione ormai compromessa per gli operatori: oltre alle migliaia di cancellazioni, si aggiungono le disdette per il secondo trimestre del 2020, normalmente già a i buon punto in questa parte del’anno. Una intera filiera, dunque, a terra. E’ per questo motivo che il comitato esecutivo dell’Ente bilaterale turismo Campania (Ebtc), composto dai rappresentanti delle associazioni datoriali e delle sigle sindacali, chiede alla Regione misure a sostegno delle imprese e dei loro dipendenti, intensificazione dei percorsi di aggiornamento professionale dei lavoratori, confronto continuo sulle problematiche della filiera turistica.     
 

Sotto il primo profilo, l’Ebtc ribadisce il contenuto dell’Avviso comune per le politiche attive a sostegno dei lavoratori e delle imprese del turismo danneggiati dall’epidemia Covid-19, già condiviso a livello nazionale dalle associazioni datoriali e dalle sigle sindacali. Nel testo si invocano risorse per finanziare gli ammortizzatori sociali, modifiche della normativa in materia di Cassa integrazione guadagni in modo tale che quest’ultima possa essere concessa anche ai lavoratori stagionali, senza limiti di sorta, attraverso procedure rapide, sulla base della causale riconducibile allo stato di crisi innescato dal Covid-19 e fino al superamento della fase attuale. Infine, chiede la sospensione dell’obbligo di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, oltre che delle imposte dirette e indirette.

Quanto al secondo profilo, l’Ebtc propone alla Regione il finanziamento di percorsi di aggiornamento professionale per i lavoratori stagionali in stato di disoccupazione involontaria che consentano a questi ultimi di non uscire dal mercato del lavoro e di acquisire competenze in linea con le attuali richieste della domanda. Per ciascun profilo professionale del comparto turistico si è proposto di attivare uno o più corsi altamente specialistici in grado di apportare valore aggiunto alla preparazione dei lavoratori. Altrettanto importante è il continuo confronto sulle problematiche che affliggono la filiera turistica tra la Regione e l’Ebtc che si è già proposto quale cabina di regia con l’obiettivo di fornire assistenza ai lavoratori e alle imprese per la gestione dell’attuale fase di crisi. 

I rappresentanti delle associazioni datoriali Federalberghi, Fipe, Fiavet, Faita e Sib e delle sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, di cui si compone l’Ebtc, rilevano che con “un tasso annuo del 3% il turismo campano è stato finora protagonista di una crescita tanto rapida quanto forte. L’attuale fase di crisi legata alla diffusione del virus Covid-19, tuttavia, rischia di compromettere irrimediabilmente questa espansione con pesanti ripercussioni sull’intera economia campana. Di qui la necessità che il governo regionale sostenga, per quanto di sua competenza, interventi di riqualificazione professionale dei lavoratori, alimenti il confronto su certe tematiche e si faccia portatore delle istanze del comparto presso il governo nazionale”.