Cronache

Ucraina, Pnrr e post Bergoglio: ecco come Zuppi "frega" il cardinal Parolin

Di Giuseppe Vatinno

Il Segretario di Stato Parolin è stato messo da parte in maniera netta e incontrovertibile da Papa Francesco

Parolin è stato messo da parte in maniera netta e incontrovertibile. Il Papa gli ha detto di fare un passo indietro e così lui è stato costretto a fare. Non sfugge anche che dietro questa anomalia ci siano dietro diverse cause. Papa Bergoglio, da quando è scomparso il Papa Emerito Benedetto XVI, si è dato veramente molto da fare.

La prima cosa che fece fu proprio un incontro privato con Giorgia Meloni in cui i due costituirono le fondamenta di un saldo rapporto umano tramutatosi poi nel tempo anche in politico, vedi la questione dei migranti, dell’utero in affitto e di Emanuela Orlandi.

Inoltre c’è la gestione del Pnrr a cui accede la Caritas diocesana. Fu proprio Zuppi a dire: “Stato e Chiesa devono collaborare sicuramente per contrastare la povertà e per favorire l’educazione. La vera collaborazione può essere messa in atto in ogni campo. Insieme devono promuovere la costruzione e la diffusione del senso di comunità, dei diritti, dei doveri, ma mettendo sempre al centro di tutto la persona. Non bisogna perdere l’occasione del Pnrr”.