Vatileaks, malore in aula per la Chaouqui. Mons. Balda: "Mi minacciavano"
Incinta di sei mesi, con perdite ematiche continue e in procinto di sottoporsi a un "cerchiaggio uterino", Francesca Immacolata Chaouqui ha abbandonato nel pomeriggio l'aula del Tribunale Vaticano che la sta giudicando. Sono intervenuti i sanitari del Vaticano che le hanno proposto di ricoverarsi immediatamente ma la signora ha rifiutato il ricovero, dicendo poi ad alta voce al suo legale, l'avvocato Laura Sgro', che non intendeva "lasciare il processo".
Nelle more di questa situazione un po' concitata, che avveniva tra i banchi della difesa e il corridoio del Tribunale, l'interrogatorio in corso, quello all'imputato Emiliano Fittipaldi, giornalista dell'Espresso, era ormai concluso e l'udienza e' stata aggiornata a venerdi' 18 marzo.
In precedenza, pero', il legale, aveva comunicato che dal 17 al 22 marzo la sua assistita sara' ricoverata in ospedale per l'intervento reso necessario per evitare un parto prematuro. Il presidente Giuseppe dalla Torre ha fissato comunque il calendario delle successive udienze senza tenere conto di questa previsione di ricovero.
"Monsignore, ma lei ha ricevuto minacce dirette o si e' sentito minacciato?". In questa domanda dell'avvocato Maria Teresa Musso, legale di Emiliano Fittipaldi, sta il cuore del processo Vatileaks due. I giudici, infatti, debbono capire se monsignor Balda, il segretario della Prefettura degli Affari Economici e della Commissione referente Cosea istituita da Papa Francesco nel luglio 2013 per fare luce sulle finanze vaticane, ha ricevuto pressioni per consegnare i documenti riservati sulle finanze vaticane ovvero lo ha fatto spontaneamente. Da questo dipende infatti una eventuale condanna dei giornalisti.
I dubbi sulle loro possibili responsabilita' - in base a questa ipotesi infatti sono imputati in Vaticano pur essendo cittadini italiani e non legati da nessun impegno con la Santa Sede - non sono stati fugati nell'interrogatorio nel quale il sacerdote spagnolo, citando indagini sul suo conto svolte in Spagna 'forse da un investigatore privato', ha raccontato di aver avvertito una forte pressione su di lui ma non ha saputo precisare esattamente da parte di chi venisse esercitata. Ha raccontato pero' che un incontro con Luigi Bisignani organizzato dalla Chaouqui sarebbe servito a confermargli l'appartenenza della pr ai servizi segreti italiani (smentitagli pero' dall'ambasciatore Massolo, senza che cio' servisse a tranquillizzarlo). Mentre l'appuntamento con Paolo Berlusconi, ugualmente organizzato dalla Chaouqui, avrebbe avuto lo scopo di fargli vedere come la signora fosse intima della famiglia dell'ex premier. Da parte sua il pm Gianpiero Milano ha spiegato che se anche non ci sono state azioni coercitive il coinvolgimento dei giornalisti appare evidente sotto forma di una collaborazione. Inmerito ha citato un messaggino di Fittipaldi a Vallejo Balda, riguardo ad un uso improprio, secondo il giornalista, di fondi Apsa, che conteneva l'affermazione "dovranno pagarla!". Quanto alle minacce dirette il sacerdote attualmente di nuovo detenuto nella Caserma della gendarmeria Vaticana, le ha attribuite alla Chaouqui citando un messaggino ricevuto da lei e messo agli atti: "ti distruggero' davanti alla stampa". In merito e' stato citato da Vallejo anche un commento dell'altro giornalista imputato, il conduttore Mediaset Gianluigi Nuzzi, dichiarato contumace ieri dalla Corte e assente anche oggi, che gli avrebbe consigliato: "Fai pace con Francesca, puo' farti molto male".