Cannes blindata per il Festival, al via con Desplechin. Almodovar vs Netflix
Cannes, Desplechin apre il 70esimo festival. Cannes, Almodovar contro Netflix: Palma d'oro deve uscire in sala
"La Palma d'oro deve uscire nelle sale" e non solo su Netflix. Per esprimere meglio il concetto Pedro Almodovar si è preparato anche gli appunti, da leggere alla stampa al festival di Cannes, dove è presidente di giuria della selezione ufficiale. "Le nuove piattaforme - ha detto - devono accettare le regole del gioco pre-esistenti. Che prevedono di rispettare i canali di distribuzione e le regole europee. Per quanto mi riguarda sarebbe un paradosso che la Palma d'Oro del festival di Cannes o qualsiasi altro premio non potesse essere visto nelle sale cinematografiche", ha spiegato ancora il regista spagnolo.Almodovar ha detto la sua su una questione che sta tenendo banco in questi giorni di vigilia di festival. Nel menu della rassegna figurano due titoli prodotti da Netflix, la piattaforma di cinema on demand in streaming destinata a un pubblico digitale.Due film in concorso che verranno trasmessi direttamente su Netflix: il fantasy Okja di Bong Joon Ho e la commedia "The Meyerowitz Stories" diretta da Noah Baumbach. Sulla questione, dopo le polemiche anche degli esercenti francesi, gli organizzatori del festival hanno già preso una posizione netta: dal 2018 i film pensati per le piattaforme in streaming non potranno concorrere per la Palma.
CANNES BLINDATA - Centinaia di agenti lungo la Croisette, 300 fioriere decorative ma anche anti-attacchi Tir, 550 telecamere a circuito chiuso, 60 "cittadini vigilanti": e' l'imponente dispositivo di sicurezza per il 70mo Festival del cinema che si apre oggi a Cannes, 10 mesi dopo la strage sul lungomare di Nizza. E' un'edizione senza film italiani in concorso per la Palma d'Oro ma con Monica Bellucci a far da madrina per la seconda volta e Claudia Cardinale sul poster ufficiale, una foto in bianco e nero su uno sfondo rosso.
Ad aprire la kermesse che si concludera' il 28 maggio sara' il francese "Les Fantomes d'Ismael" di Arnaud Desplechin, opera in bianco e nero con Marion Cotillard, Charlotte Gainsbourg, Mathieu Amalric e Louis Garrel, storia di un regista vedovo che improvvisamente si ritrova accanto la moglie defunta. L'Italia aprira' la Semaine de la Critique con "Sicilian Ghost Story", scritto e diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, la storia della sparizione di un tredicenne in un piccolo paese siciliano. Il tricolore sara' presente pure nella sezione indipendente (Quinzaine des realisateurs) con "Cuori puri" di Roberto de Paolis, "L'intrusa" di Leonardo Di Costanzo e "A Ciambra" di Jonas Carpignano. Per la sezione "Un certain regard" ci sara' "Fortunata" di Sergio Castellitto e "Dopo la Guerra" della giovane regista Annarita Zambrano.
La giuria per la Palma d'Oro sara' presieduta da Pedro Almovodar e ne faranno parte pure Paolo Sorrentino e Will Smith. In corsa ci sono due film che parlano di immigrazione, come "Happy End" di Michael Haneke con Isabelle Huppert, Mathieu Kassovitz e Jean-Louis Trintignan (ambientato a Calais) e "Jupiter's moon" di Kornel Mundruczo'. Di terrorismo parla Fatih Akin con "In the fade" (attentato ad Amburgo contro la comunita' turco-tedesca).
Tra i registi piu' attesi c'e' Sofia Coppola con "L'inganno" (The Beguiled), thriller psicologico ispirato al romanzo omonimo di Thomas P. Cullinan e interpretato da un cast stellare, da Nicole Kidman a Colin Farrell, da Kirsten Dunst a Elle Fanning. Nicole Kidman, tra l'altro , e' presente anche con altri tre film: "How to Talk to Girls at Parties" di John Cameron Mitchell, "The Killing of a Sacred Deer" di Yorgos Lanthimos, e nella serie tv "Top of the Lake: China Girl".
Tra i film d'amore c'e' "L'amant double", un thriller al femminile di Francois Ozon, "Formidabile" di Michel Hazanavicius sulla storia d'amore tra Anne Wiazemsky e Jean-Luc Godard e "Rodin" di Jacques Doillon, sulla relazione tra lo scultore e Camille Claudel. Ci sono "Loveless" di Andrey Zvyagintsev (sul senso di colpa dei genitori divorziati verso il figlio dodicenne), "Radiance" di Naomi Kawase e "The day after" del regista coreano Sang-soo Hongdue.