Culture

Coronavirus, dining bond e grandi chef: paghi subito, consumi alla riapertura

Gli chef stellati non si fermano di fronte al coronavirus, passando al delivery e ai dinner bond

Pago oggi, ma mangio dopo l'emergenza coronavirus.

Per contrastare gli effetti della crisi COVID-19, approda anche in Italia il lancio di appositi voucher da  spendere nella ristorazione, un atto di fiducia nei confronti del settore bloccato dalla pandemia. Già praticata negli Usa, la pratica del "dining bond" è stata formulata per sostenere i ristoratori in un momento di grave difficoltà, un'iniziativa che consiste nel concordare lo scambio di un bene alimentare, in una determinata data ad una cifra prestabilita.
 

Il meccanismo coinvolge oltre 450 ristoranti nel mondo, di cui 55 si contano nella penisola italiana
 

A portare a Milano i “restaurant bonds” ci pensa lo chef Andrea Berton, che traduce l'acquisto di un vaucher in un investimento per il futuro. Al costo di 150 euro il cliente compra un calice aperitivo e menù degustazione realizzato dallo chef, da poter sfruttare alla riapertura del locale entro dicembre, ma per due.

Tra i primi a lanciare l'iniziativa, lo chef pluripremiato Massimo Bottura, che ha avviato una serie di pacchetti che coprono l'offerta dei locali modenesi a lui associati.

Sono stati inoltre attivati portali appositamente creati col fine di anticipare i pagamenti e mettere in circolazione la liquidità nel settore della ristorazione, per poi godere di sconti o trattamenti particolari durante la riapertura. Esemplare il caso del sito romano Posto del Cuore, ideato da Maria Beatrice Casarosa e Adriano Aquilani, volto a sostenere le attività commerciali in difficoltà tramite donazioni, partendo dalle opinioni degli utenti che scelgono il loro locale preferito da inserire nella piattaforma.

Da Milano, invece, il sito Dinnerbond.it che vanta ambasciatori prestigiosi dell’alta cucina italiania quali: Cristina Bowerman, Lorenzo Cogo, Filippo La Mantia, Luigi Taglienti e Cristiano Tomei. Come riportato da Pambianco la particolarità della piattaforma è quella di permettere l'acquisto di voucher ad un costo stabilito dal ristoratore, offrendo alla riapertura un pasto dal valore superiore da quello acquistato.

Il dining bond è arrivato anche alla Federazione dei pubblici esercizi di Confcommercio (Fipe), che in collabrazione con Nexi, ha lanciato la piattaforma cirivediamopresto.it, il sito attraverso cui i clienti possono correre in aiuto del proprio locale di fiducia, acquistando il “Buooono” valido al momento della riapertura con un bonus di valore fino al 25% in più.
 

In Francia fremono gli chef in quarantena che hanno deciso di dare un contributo al settore reinventando il mondo del gourmet
 

Lo chef Olivier Nasti ha scelto la formula delivery, cucinando da una selezione di prodotti locali, coltivati ​​o allevati nel raggio di 100 km. Dal sito del suo ristorante Le Chambard offre la possibilitàa di prenotare pietanze gourmet ad un prezzo accessibile ai clienti che rientrano nel raggio di 20 km, depositando l'ordine direttamente nel bagagliaio dei suoi clienti con zero contatti.

Lo chef Stéphane Poulin e la moglie Véronique da casa inventano piatti e dessert da asporto. I menù pubblicati nella pagina Facebook del ristorante ne garantiscono l'acquisto fino a 24 ore prima.

In attesa della riapertura del suo ristorante lo chef Alexandre Mazzia e il suo team hanno pensato alla composizione delle "Cache MAZZ", apposite casse realizzate con prodotti crudi e selezionati.

Lo chef-proprietario australiano Phil Richardson, è invece uno dei primi dell'Aquitania ad aver implementato severissime misure igieniche nel suo ristorante, in cui le prenotazioni vengono effettuate rigorosamente online e nessuno accede al locale. Infine gli ordini vengono effettuati a nome dei clienti di fronte allo stabilimento.