Culture
Domani è "Dantedì", appuntamento sui social con i versi della Divina Commedia
Il ministro Franceschini: "Il Sommo Poeta è l'idea stessa di Italia. E' proprio in questo momento che è ancora più importante ricordarlo per restare uniti".
Domani si celebra per la prima volta il Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri recentemente istituita dal governo, poiché gli studiosi hanno individuato questa data come l’inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia.
Per l’occasione il MiBact invita tutti, alle ore 12, a leggere Dante e a riscoprire i versi della Commedia; in particolare docenti e studenti sono invitati a farlo durante le lezioni a distanza. Le celebrazioni non si limiteranno solo alle 12, bensì tutta la giornata, sui social, proseguiranno con pillole, letture in streaming, performance dedicate a Dante, il tutto accompagnato dagli hashtag ufficiali #Dantedì e #IoleggoDante.
“Questa prima edizione avviene in un momento particolarmente difficile. Le tante iniziative già previste si spostano sulla rete. Per questo rivolgo un appello agli artisti: il 25 marzo leggete Dante e postate i vostri contenuti. Dante è la lingua italiana, è l’idea stessa di Italia. Ed è proprio in questo momento che è ancor più importante ricordarlo per restare uniti”, ha dichiarato il ministro del MiBact, Dario Franceschini.
Per la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina “riscoprire Dante, tutti insieme, sarà un modo per restare uniti, in un momento così complesso, attraverso il filo conduttore della poesia. So che gli insegnanti stanno già facendo sforzi importanti per portare avanti la didattica a distanza, per restare in contatto con in nostri ragazzi. Il Dantedì può essere una bellissima occasione per ribadire che la scuola c’è, per condividere, sui social o sulle piattaforme delle lezioni online la passione per uno dei testi più importanti della nostra letteratura”.
Il MiBact e il Miur insieme a scuole, musei, parchi archeologici, biblioteche, archivi e luoghi della cultura proporranno inoltre sui propri profili social immagini, video, opere d’arte, rare edizioni della Divina commedia per raccontare quanto la figura del Sommo Poeta, nel corso dei secoli, abbia segnato profondamente tutte le espressioni culturali e artistiche dell’identità italiana.
All’iniziativa nazionale partecipa anche il Museo e Real Bosco di Capodimonte che per l’occasione ha selezionato dei dipinti riferiti ai sette vizi capitali (Lussuria, Superbia, Accidia, Gola, Invidia, Avarizia e Ira) del fiammingo Jacques de Backer, presenti in Collezione Farnese, o il busto di Dante in marmo di un ignoto del XIX secolo, esposto nella mostra Depositi di Capodimonte, Storie ancora da scrivere o la statua in marmo di Achille della Croce raffigurante Pia dei Tolomei citata da Dante nel Purgatorio.