Culture

Impressionisti, alle origini della modernità: la mostra al MaGa di Gallarate

di Raffaello Carabini

Il Museo Ma*Ga ospita fino al 9 gennaio 2022 un’esposizione che illumina sull’intero movimento – non solo i soliti noti – che segnò l’inizio dell’arte moderna.

Seguendo illuminazioni letterarie contemporanee di Baudelaire e Balzac, di Huysmans e Zola, tra le iniziali proposte innovative di Gericault, Corot (quasi inediti i suoi interessanti cliché-verre, incisioni su vetro riportate su carta trattata al calore) e Courbet, e le opere post-impressioniste di Seurat, Van Gogh e Gauguin, la mostra analizza come gli impressionisti furono attenti, oltre all’inevitabile rapporto uomo-natura, anche a quello con la vita contemporanea e la modernità di Parigi, quello con il lavoro e i lavoratori, la socialità e i borghesi montanti, alle rappresentazioni degli artisti tra di loro (citiamo Wagner schizzato sia da Renoir che da Bonnard) e di sé stessi.

Il tutto con le appendici degli italiani nella capitale francese, Zandomeneghi, De Nittis, Boldini, dell’avvento della moda e il valore delle arti decorative, con una carrellata di vetri art nouveau. Insomma siamo veramente di fronte, come dice ancora Zanella, “alla definitiva uscita dell’arte dal regno del mito e alla sua compromissione con la vita moderna, terreno in cui cercare la nuova bellezza”.

Claude Monet   Onda, 1869 1871Claude Monet - Onda, 1869-1871
 

Info

Impressionisti. Alle origini della modernità

Ma*Ga – via De Magri n.1, Gallarate (Va)

orari: da martedì a venerdì 10/18; sabato e domenica 11/19; lunedì chiuso

biglietti € 10; ridotti € 8 (gruppi, convenzioni); ridotto € 5 (dai 15 ai 26 e over 65 anni; residenti, docenti, convenzioni); gratuito fino a 14 anni, docenti con scolaresca, disabili e accompagnatori, guide turistiche, giornalisti

info tel. 0331706011; www.museomaga.it