Culture

La felicità? Abita a Vico Equense nel ricordo del filosofo Gaetano Filangieri

Eduardo Cagnazzi

A lui la città vicana dedica convegni, mostre, visite guidate, incontri letterari e buon cibo. Il pensatore fu tra i protagonisti dell'Illuminismo italiano

La felicità abita a Vico Equense. Nota per le sue colline che si digradano verso il mare, incastrata tra il golfo di Napoli, quello di Salerno e i Monti Lattari, contigua ad alcuni distretti turistici più godibili d’Italia, come Pompei, Positano, Sorrento, Monte Faito, Vico Equense è geograficamente la porta della penisola sorrentina. Caratteristiche che motivarono Gaetano Filangieri  a trasferirsi in questa cittadina, già residenza della  sorella presso Castello Giusso, ove è rimasto fino alla sua morte. A lui la città vicana dedica la rassegna “La felicità abita qui” (e “Vico ha tutti i requisiti per vivere felici”, afferma ad Affaritaliani il sindaco, Andrea Buonocore) promossa dalla Pro Loco, in collaborazione con l’amministrazione comunale, l’Accademia Filangieriana, l’Istituto alberghiero De Gennaro, le associazioni Acove e Surrentum. “Oggi ci sono diritti calpestati ed in momento in cui ci sono diritti differenti per ogni cittadino, si dovrebbe partire proprio dalla felicità che è un diritto universale riconosciuto da tutti in modo uguale”, ribadisce Donato Aiello, consigliere della Pro Loco.                                                                                                                                                            Filangieri non fu soltanto uno dei primi a riflettere sul tema della ricerca della felicità e delle sue relazioni con i diritti degli uomini, ma addirittura ispirò il presidente americano Benjamin Franklin nella sua scelta di inserire nel testo della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti, il principio da lui coniato "l'uomo ha diritto alla felicità". 
L'idea di dedicare la manifestazione al grande intellettuale non giunge a caso: Filangieri fu uno dei primi a porre una riflessione, nel contesto italiano, sul tema della ricerca della felicità, auspicando nello stesso tempo la realizzazione dello sviluppo socio-economico degli Stati e della pace, innovando in senso moderno la filosofia del diritto. E il suo concetto di “diritto alla felicità” è facilmente applicabile nel borgo  vicano, alle porte della penisola sorrentina, dove la natura ha fatto un buon lavoro non solo da un punto di vista estetico, ma anche contenutistico in quanto i frutti che essa ivi produce sono ricercati per bontà e unicità in tutto il mondo e onestamente reinterpretati dagli chef, che fedeli alle ricette della tradizione, li trasformano in deliziosi piatti. Via libera dunque all’appuntamento itinerante “I luoghi della felicità” che si svolgerà dal 10 al 31 maggio.