Culture
La grafologia svela l'animo umano. Le firme di Conte, Salvini e CR7
'Dagli scarabocchi alla firma', il nuovo libro di Candida Livatino
LA GRAFOLOGIA COME CHIAVE DI LETTURA DELL’ANIMO UMANO IN “DAGLI SCARABOCCHI ALLA FIRMA” IL NUOVO LIBRO DI CANDIDA LIVATINO CHE AIUTA A SCOPRIRE LA PARTE PIÙ NASCOSTA DI NOI E METTE A NUDO LE PERSONALITÀ DI GRANDI MAESTRI COME MICHELANGELO, D’ANNUNZIO E LEOPARDI, MA ANCHE PERSONAGGI DELA POLITICA, COME TRUMP E CONTE, CAMPIONI DELLO SPORT, COME RONALDO E TOTTI, ED EROI DEL NOSTRO TEMPO COME FALCONE E BORSELLINO. IN LIBRERIA
Candida Livatino è giornalista pubblicista, perito grafologo, ed è specializzata in diverse aree della grafologia, fra le quali l’analisi della scrittura e dei disegni dell’età evolutiva e la valutazione grafologica finalizzata alla selezione del personale. È iscritta all’A.G.I., Associazione Grafologica Italiana. Attualmente collabora con Mattino Cinque, Quarto Grado, Forum, Le Iene e con le testate giornalistiche del gruppo Mediaset per l’analisi grafologica dei personaggi al centro di fatti di cronaca. Ha vinto il Premio Barocco nel 2013 e il Premio Internazionale Bronzi di Riace nel 2019. |
“La grafologia è una scienza meravigliosa che aiuta a conoscere la nostra anima. Esiste un significato che va oltre il segno che una mano può tracciare su un foglio. Siano parole scritte, scarabocchi o disegni, il risultato di quel movimento parla di noi.”, dichiara Candida Livatino, autrice di Dagli scarabocchi alla firma (Mursia, pagg. 180, Euro 16,00). “Oggi, nel mondo delle comunicazioni digitali, scrivere a mano è una delle opzioni possibili, ma dovrebbe essere considerata una pratica irrinunciabile a ogni età. Per questo nel mio libro dedico un capitolo all’importanza di scrivere a mano e ai benefici che ne derivano in termini di sviluppo della capacità di concentrazione, di selezione dei concetti chiave, della memoria e di altre abilità fondamentali. Ma questo mio libro contiene tantissime altre novità, a partire da una parte didattica nella quale prendo in esame nuovi segni grafologici, a un capitolo curioso che ci aiuta a capire perché scegliamo un colore di penna piuttosto che un altro, a un altro in cui analizzo i nostri scarabocchi, fino alla parte dove spiego cosa nasconde la firma e analizzo quelle di protagonisti della scena politica italiana ed internazionale, di campioni di calcio, di grandi maestri dell’arte, reali, figure eroiche del nostro Paese e persino di personaggi della cronaca nera. La scrittura è come il DNA di ciascuno di noi, unico e irripetibile e imparare a decodificarla ci aiuta a conoscere noi stessi e gli altri, dandoci fra l’altro, indicazioni sul nostro futuro professionale. Questo mio libro vuole spingere il lettore a fare un viaggio in profondità nel proprio stato d’animo, nelle proprie paure ma anche ambizioni dando un nome alla proprie emozioni più nascoste per renderlo più consapevole e più forte.”
Da Mattarella a Conte, a Trump, a Ronaldo, a Totti, ai Reali Inglesi, a Buonarroti, a D’Annunzio a Rossini, e poi ancora Borsellino, Falcone, Livatino e Aldo Moro, sono queste e molte altre ancora le personalità analizzate da Candida Livatino in questo libro, in cui fra gli altri analizza anche i profili di personaggi della cronaca nera come Stasi, Bossetti, Bilancia e Pacciani.
Dal modo in cui scriviamo, da come occupiamo lo spazio rispetto ai margini, dal tipo di forza che imprimiamo e dai tanti segni che lasciamo sul foglio di carta possiamo cogliere gli aspetti più profondi della nostra personalità e del nostro stato d’animo. Sta all’abilità di chi conduce l’analisi grafologica capire quello che è strutturale e quello che invece è legato al momento. Questo manuale racchiude strumenti comprensibili anche ai non addetti ai lavori e una prospettiva ogni volta differente per raggiungere un unico obiettivo: conoscere meglio se stessi e gli altri. Spesso parlando al telefono disegniamo degli scarabocchi, a volte comprensibili a volte no. Quello che conta è che quel gesto, in apparenza senza significato, risponde a un nostro profondo e misterioso bisogno.
Intervista di Affaritaliani.it a Candida Livatino
Nell’era dei computer e degli smartphone si scrive sempre meno a mano. Cosa ne pensa ?
Non voglio demonizzare strumenti che permettono di velocizzare e standardizzare la comunicazione, né tantomeno penso che potremmo farne a meno.
Sono però convinta che scrivere a mano sia una pratica irrinunciabile e lo argomento nel mio ultimo libro “Dagli scarabocchi alla firma” edito da Mursia.
I vantaggi che derivano dallo scrivere a mano sono infatti molteplici, a cominciare dal fatto che favorisce la concentrazione, impegnando mano e mente.
Quando si prendono appunti scrivere a mano obbliga a selezionare i concetti più importanti, così come favorisce la memorizzazione di quanto stiamo ascoltando.
Lo attestano molti studi condotti da Università prestigiose, in particolare americane.
Mentre scriviamo il nostro cervello è libero di elaborare idee, di esercitare uno spirito critico e nel contempo scarichiamo eventuali tensioni, delegando a carta e penna le nostre preoccupazioni.
Scrivere a mano rafforza lo sviluppo di alcune competenze cognitive nei più giovani e permette ai più anziani di tenere allenato il cervello.
Come vede sono vantaggi che non dobbiamo assolutamente perdere.
Ci parli un po’ del suo nuovo libro
Questo quarto libro vuole offrire a chi ha già avuto modo di leggerne qualcuno dei precedenti approfondimenti ed arricchimenti, ma nello stesso tempo è utile a coloro che per la prima volta si avvicinano alla grafologia, per il linguaggio semplice che lo caratterizza.
C’è infatti una parte didattica nella quale prendo in esame segni grafologici mai presi in considerazione prima, ma molto interessanti anche per i nuovi lettori.
Uno spazio importante è dedicato alla firma, che è il nostro biglietto da visita in ambito sociale.
Ci sono poi i capitoli nei quali analizzo la scrittura di personaggi famosi. Elencarli tutti porterebbe via troppo spazio.
Si va da politici come Trump, Di Maio e Salvini a sportivi come Totti e Ronaldo, da poeti e musicisti come Leopardi, Manzoni e Rossini ai reali inglesi, dai magistrati vittime di mafia come Falcone, Borsellino e mio cugino Rosario Livatino a coloro che sono stati accusati di atroci delitti.
Ci può parlare di qualcuno di questi ?
Dalle firme di alcuni personaggi emergono aspetti della personalità e del carattere inaspettati.
Per esempio nella firma di Giuseppe Conte si riscontrano delle angolosità ed un taglio della lettera “T” che rivelano come cerchi di tenere a bada gli impulsi. Se però viene ostacolato o ha accumulato troppa tensione, non si trattiene più e reagisce in maniera decisa, a volte addirittura aggressiva.
Le lettere tutte attaccate tra loro segnalano che nelle sue scelte si fa guidare dalla logica e dalla verifica nei minimi dettagli.
(FIRMA DI GIUSEPPE CONTE)
Nel contempo scopriamo che Matteo Salvini, oltre al dinamismo e all’egocentrismo (lettere iniziali grandi), ha nel padre un punto di riferimento ancora oggi molto importante. Qualche lettera arrotondata rivela anche un Matteo sensibile e disponibile verso gli altri.
(FIRMA DI MATTEO SALVINI)
Se l’ambizione di Ronaldo, testimoniata dall’andamento molto ascendente della firma, è scontata così come il suo perfezionismo, lo è meno il rapporto problematico con la figura paterna, evidenziato dall’assenza del cognome.
(FIRMA DI RONALDO)
La scrittura che però mi ha colpito di più è quella di Giacomo Leopardi. La timidezza, la sensibilità e la tendenza alla malinconia (dimensione piccola delle lettere), sono gli aspetti che conosciamo del poeta simbolo del pessimismo. Eppure la scrittura fluida segnala vivacità ed addirittura un pizzico di ottimismo, del tutto inaspettato.
(SCRITTURA LEOPARDI)
Nel titolo del libro si parla anche di scarabocchi. Cosa ci dicono?
Quando stiamo ascoltando qualcuno in riunione o al telefono, quasi senza accorgercene, iniziamo a scarabocchiare un foglio.
Disegniamo figure geometriche, spirali, animali, case, frecce, espressione di qualcosa che abbiamo dentro e che, in qualche modo, preme per uscire.
La nostra mano scorre senza limiti ed inibizioni, dando libero sfogo a pulsioni e fantasie.
L’interpretazione di questi scarabocchi può diventare un utile esercizio di autoanalisi, un modo per far emergere bisogni ed aspirazioni confinati nel profondo del nostro animo.
Vuole dare un consiglio ai nostri lettori ?
Si, non smettete di scrivere a mano. Non c’è confronto tra la gioia che priviamo ricevendo un biglietto con scritto “Ti amo”, rispetto a quando ci arriva un cuoricino mandato via whatsapp.
Chi lo manda dimostra un coinvolgimento che crea una forte emozione in chi lo riceve.
Candida Livatino
www.livatinocandida.it