Culture
Ottieri (Messaggerie): “Con Giunti ci separiamo consensualmente. E’ il momento di riorganizzarsi”
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di Antonio Prudenzano
su Twitter: @PrudenzanoAnton

L’intera filiera del libro da ormai un paio d’anni è in difficoltà. Case editrici e catene di librerie ricorrono ai contratti di solidarietà o alla cassa integrazione, c’è poi chi chiude bottega e chi presenta domanda prenotativa di concordato preventivo; intanto, i precari del libro provano ad alzare la voce. Insomma, per questo settore il momento non è facile, e non si possono certo dimenticare il peso del contesto di crisi generale che sta attraversando l’Italia, e le grandi trasformazioni portate dalla cosiddetta “rivoluzione digitale”.
Per fortuna, ci sono ancora aziende solide: anche per queste ultime, però, è giunto il momento di riorganizzarsi. E qui veniamo al caso specifico della holding Giunti & Messaggerie, nata il 18 gennaio 2010 “per coordinare ed indirizzare le attività commerciali del gruppo nell’ambito librario conferite da Emmelibri - Gruppo Messaggerie e da Giunti Editore”. In un anno positivo per il mercato del libro com’è stato il 2010, l’accordo aveva l’intento di allargare il mercato. Tutti i principali canali della distribuzione editoriale, infatti, trovano i marchi del gruppo Giunti & Messaggerie in una posizione di leadership: nell’ingrosso (Fastbook), nel servizio alla grande distribuzione organizzata (Opportunity), nelle vendite on-line (Ibs.it e Libraccio.it) e nel canale tradizionale (Librerie Giunti al Punto, Ibs.it e Ubik) e al servizio delle librerie remainder (Opportunity).
Lo scorso 3 ottobre, Alberto Ottieri, Amministratore delegato di Emmelibri, proprio ad Affaritaliani.it aveva già anticipato che si stava ridefinendo “il perimetro della collaborazione tra Giunti e Messaggerie". Nei mesi successivi, come ci racconta oggi Ottieri, che abbiamo risentito, la discussione è andata avanti. “Sì, da qualche giorno ci siamo separati consensualmente. La holding Giunti & Messaggerie è stata sciolta. Ci tengo a dire che i nostri rapporti con Giunti restano ottimi. I patti erano chiari fin dall’inizio, separarsi, quindi, è stato semplice”.
Ma perché Giunti & Messaggerie mettono fine alla partnnership? “Il mercato è in generale calo. Il contesto, dunque, è ben diverso da quello in crescita in cui l’accordo è maturato. E’ giunto per tutti il momento di riorganizzarsi”. In pratica, “Giunti si riprende le Librerie Giunti al Punto, che comunque in questi anni aveva continuato a gestire, e lo stesso facciamo noi con Fastbook, Opportunity, Ibs.it, Libraccio e Ubik”.
A proposito della riorganizzazione di Messaggerie, lo scorso gennaio il Cda (presieduto da Achille Mauri) ha nominato vice presidente Stefano Mauri, mentre a Ottieri è andata la delega alle strategie distributive e commerciali. Nelle scorse settimane è poi arrivata la nomina di Vincenzo Russi a Chief Digital Officer: “E’ la dimostrazione Messaggerie Italiane sta concentrando gli investimenti sulla nuova frontiera rappresentata dal digitale. E le librerie Ibs.it avranno un ruolo strategico”, prosegue Ottieri, per il quale “fisico e digitale possono e devono coesistere”.