Culture
Strega, il gruppo Mondadori sceglie Piemme. Ma Einaudi avrebbe già un "nome forte" per il '14...
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di Antonio Prudenzano
su Twitter: @PrudenzanoAnton

Dal 2000 ad oggi il gruppo Mondadori si è imposto al premio Strega ben 8 volte su 13: 6 con il marchio omonimo (edizione 2012 compresa, con Alessandro Piperno) e 2 con Einaudi. Spesso queste vittorie hanno fatto discutere, ma le polemiche fanno parte della storia del premio letterario più ambito. Visti i precedenti, diventava però importante capire come si sarebbe mosso il più grande gruppo librario italiano quest'anno: nei giorni scorsi abbiamo scritto (qui) che per una volta sarebbe anche potuto non esser presente né con Mondadori né con Einaudi, ma con un altro marchio del gruppo. E così è stato: come riferiscono stamattina Repubblica e Corriere della Sera, la scelta è caduta su Alessandro Perissinotto (nella foto), la cui nuova fatica, "Le colpe dei padri", è in uscita per Piemme. Il protagonista è un manager la cui vita cambia dopo un incontro che lo costringe a fare i conti con il proprio passato, e a ritornare agli anni del terrorismo. Contattato da Affaritaliani.it, il direttore editoriale Giovanni Francesio non si sbilancia: "Piemme, per il momento, si accontenta di aver dato il giusto risalto a un libro che veramente ci ha sorpreso per qualità e attualità. E questo è quello che ci preme di più. Poi, io sono scaramantico, quindi adesso pensiamo solo alla cinquina. Se e quando il libro sarà in cinquina, vedremo...".

EINAUDI PER IL 2014 AVREBBE UN NOME "FORTISSIMO" - E se il direttore generale Libri Trade Mondadori Riccardo Cavallero ha spiegato a Repubblica che "non è stato un calcolo fatto col bilancino", ma "semplicemente abbiamo valutato che il libro di Perissinotto meritava...", aggiungendo che "il nostro obiettivo è intanto arrivare a piazzarci nella cinquina dei finalisti", resta comunque il dubbio che la presenza certa di due "pesi massimi" come Walter Siti e Aldo Busi abbia influito sulla scelta... Il direttore editoriale di Einaudi Ernesto Franco non la pensa così: "I nomi forti non ci hanno spaventato. Era già successo altre volte che lo Struzzo non partecipasse. Non dipende dalla mancanza di un titolo, ma è bene che a gareggiare non siano sempre i soliti noti". Come non essere d'accordo con Franco (è vero, Einaudi anche per questa edizione avrebbe avuto più di un'opzione forte, e la "rotazione" fa bene a un premio spesso sotto accusa come lo Strega). Inoltre, a quanto ci risulta, nell'ambiente già da tempo gira voce che in via Biancamano avrebbero già pronto un nome "fortissimo" per il 2014 (del resto sì sa che le strategie sullo Strega spesso vengono preparate dagli editori con mesi e mesi di anticipo): quello di Francesco Piccolo (nella foto a destra, ndr). Ovviamente si tratta di indiscrezioni non confermate. Staremo a vedere, per ora è meglio concentrarsi sul 2013...
LE ALTRE CERTEZZE (O QUASI)... - Gruppo Mondadori a parte, come abbiamo raccontato nei giorni scorsi (qui), non mancano le certezze sulla 67esima edizione del premio: il favorito per il trionfo finale (ancor più ora che Mondadori ed Einaudi hanno deciso di "saltare" un anno) resta il neo-direttore della rivista “Granta Italia” Walter Siti, autore di “Resistere non serve a niente” (Rizzoli). Ci sarà anche Aldo Busi con “El especialista de Barcelona” (Dalai). E di sicuro, con lo scrittore di Montichiari in campo, non ci si annoierà… A rappresentare il gruppo GeMS (dopo la delusione dell’anno scorso con Emanuele Trevi), troveremo Romana Petri (è in uscita per Longanesi “Figli dello stesso padre”). Dovrebbe tornare allo Strega anche Feltrinelli, con Paolo Di Paolo (è in uscita “Mandami tanta vita”). Molto probabile anche la presenza di Giunti, con “Nessuno sa uno sa di noi” di Simona Sparaco. Come abbiamo già scritto, dovrebbe essere della partita anche Gaetano Cappelli, con “Romanzo irresistibile della mia vita vera raccontata fin quasi negli ultimi e più straordinari sviluppi” (Marsilio). Newton Compton punta su Ilaria Beltramme, all’esordio nel romanzo con “La società segreta degli eretici”. Ufficiale la candidatura di Giovanna Grignaffini, all’esordio con "Però un paese ci vuole" (La Lepre Edizioni - a presentarla, Umberto Eco e Raffaele La Capria. Confermata anche quella di Romano Luperini (“L'uso della vita. Millenovecentosessantotto”, Transeuropa - presentato da Angelo Guglielmi e Raffaele Simone).
I NOMI DI VOLAND, GIULIO PERRONE E... - Giulio Perrone editore punta sul 29enne Fancesco Leto, al debutto con "Suicide Tuesday". Ed è probabile il ritorno allo Strega di minimum fax, con “Sofia veste sempre di nero” di Paolo Cognetti; anche Fazi dovrebbe correre, con l’esordiente Matteo Cellini (“Cate, io”). Si parla anche di "Atti mancati" (Voland) di Matteo Marchesini. Indiana punta sulla debuttante Eleonora C. Caruso (“Comunque vada non importa”) e la casa editrice salentina Manni dovrebbe essere in gara con Laura Bocci (“La Seconda India”i). E’ probabile che trovi due giurati pronti a presentarlo anche Luigi Romolo Carrino (“Esercizi sulla madre”, Perdisa Pop). Circolano anche i nomi di Claudio Volpe ("Stringimi prima che arrivi la notte", Edizioni Anordest) e Fazio Izzo (“Doppio umano”, Il Foglio Letterario).
CINQUINA POCO PREVEDIBILE - Di sicuro, anche quest’anno sarà uno Strega “affollato". E, a parte 2-3 casi, nessuno ha il posto assicurato in cinquina. Ecco perché qualcuno tra gli editori ancora in dubbio alla fine potrebbe tirarsi indietro...