Culture

Testi scolastici, Libraccio si rivolge alla magistratura per il rispetto della legge Levi sugli sconti

 

 

Scioscia Libraccio

 

 

L'APPOGGIO DELL'ALI


Raccogliendo l'invito dell'Ali-Associazione librai italiani Confcommercio-Imprese per l'Italia sulla denuncia di fatti illeciti in merito all'applicazione della Legge Levi 128/2011, la catena indipendente Libraccio, presente nel Centro Nord Italia con diversi punti vendita tutti aderenti all'Ali Nazionale Confcommercio-Imprese per l'Italia, ha avviato ricorsi contro diversi marchi della Gdo - Iper spa, Coop Lombardia, Carrefour, Sma, Simply, Pam - riguardo all'abbinamento di buoni-sconto del 20% alle vendite di testi scolastici, iniziativa scontista ritenuta in netto contrasto con le disposizioni della normativa vigente.
Si tratta di una decisione importante da parte dei nostri iscritti di Libraccio  - afferma il Presidente Ali Alberto Galla - che invitiamo a raccogliere denunciando alle autorità competenti quelli che riteniamo attacchi continui alla Legge Levi. Le regole ci sono e vanno rispettate ed è per questo che l'Ali si affiancherà a quei librai che decideranno di intraprendere azioni legali incisive.
Fin dall'entrata in vigore della Legge Levi - il 1° settembre 2011 - l'Ali, principale protagonista insieme all'on.le Ricardo Franco Levi della sua formulazione e approvazione, si è impegnata per monitorare la situazione sul territorio nazionale intervenendo nei confronti dei trasgressori con segnalazioni alle autorità di polizia locale.

Le librerie Libraccio (nella foto Edoardo Scioscia, Amministratore del gruppo), catena indipendente presente in 17 città con 29 punti vendita, tutti aderenti all' Associazione Librai Italiani-Ali/Confcommercio, rendono noto di aver dato mandato ai propri legali per adire le vie giudiziarie al fine di contrastare la campagna illegittima e illecita in corso da parte di alcuni gruppi della grande distribuzione organizzata, che viola sistematicamente la normativa sui prezzi dei libri di testo scolastici (in particolare, il disposto della c.d. "legge Levi" n.128/2011) proponendo la vendita al pubblico di libri scolastici con sconti eccessivi, vietati dalla legge indicata, e in palese violazione di ogni principio di correttezza commerciale, utilizzando la pratica sistematica, oltre che prolungata, di vendita "sottocosto" costituente concorrenza sleale. La legge Levi n.128 del 2011, promulgata con il consenso pressoché unanime dal Parlamento, è stata auspicata e voluta dagli operatori del settore, seppure con i suoi limiti che la rendono meno efficace nella tutela del mondo delle librerie in rapporto alla legislazione di molti altri paesi europei, poichè frutto di mediazione rispetto alle pressioni esercitate dalle lobby della grande distribuzione. La Legge Levi, comunque, se non violata o aggirata con pratiche commerciali scorrette, consente di salvaguardare le librerie, già colpite dalla crisi economica generale, dal rischio chiusura e di evitare una concorrenza selvaggia al ribasso dei prezzi, non sopportabile dalle librerie indipendenti, la cui funzione di importante presidio culturale è stata recentemente riaffermata anche dal Presidente della Repubblica Napolitano. La decisione di procedere con un iniziativa anche in sede giudiziaria, affiancata da un intervento di sensibilizzazione verso l’opinione pubblica ed il mondo politico, è finalizzata ad evitare che sia arrecato un danno irreparabile alla diffusione della lettura e dei contenuti culturali che sono linfa vitale per la crescita civile del Paese. E’ inaccettabile che diversi tra i più importanti grandi gruppi della distribuzione violino palesemente la Legge utilizzando la leva dello sconto oltre i limiti consentiti e la pratica illecita della vendita sottocosto al solo scopo di impedire una reale concorrenza, falsare il mercato, e sviare scorrettamente la clientela. Auspichiamo che la Magistratura, alla quale abbiamo fatto ricorso urgente nelle città di Bergamo, Milano, Monza e Torino, intervenga al più presto vietando comportamenti illegali e lesivi della concorrenza, tutelando la leale competizione tra gli operatori commerciali. Facciamo appello ai colleghi librai di tutta Italia affinché si uniscano, a sostegno della nostra iniziativa, proponendo ricorsi urgenti alla Magistratura laddove sussistano condotte illecite, per contrastare nelle sedi appropriate ogni forma di palese illegalità nel settore editoriale.