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Culture
Torna “Happennino Festival dell’Entroterra”: un progetto concreto e duraturo per le aree interne

Crediti: Davide Nesci

Happennino Festival dell'Entroterra ha preso il via sabato 7 settembre ed è tutto pronto per animare - anche quest’anno - l’entroterra di Pesaro e Urbino, nelle Marche.

Si tratta di un festival ormai punto di riferimento per il territorio, giunto alla settima edizione, che porta sotto i riflettori la parte più nascosta delle aree interne, con eventi diffusi in cinque piccoli paesi, per rilanciare i luoghi dell’entroterra sotto il segno della cultura e della partecipazione tra performance artistiche, intrattenimento ed esperienze naturalistiche. I comuni coinvolti sono Piobbico, Mercatello sul Metauro, Borgo Pace, Peglio e Sant’Angelo in Vado, tutti in provincia di Pesaro e Urbino.

Per questa edizione – che ha anche il patrocinio di Pesaro 2024 Capitale Italiana della Cultura – una grande novità: il festival non sarà diffuso solo nello spazio ma anche nel tempo. Happennino riempirà infatti i luoghi dell’entroterra con occasioni di incontro, emozioni ed esperienze per tutti i weekend di settembre (e non più solo nel corso di un unico fine settimana, come nelle sei edizioni precedenti), con un calendario ricco di ospiti e contenuti, cuciti seguendo la visione contemporanea di entroterra che dal 2018 portano avanti i fondatori e i comuni che partecipano.

“Dilatando i tempi del festival vogliamo ancora di più dare spazio al territorio che ci ospita e alle peculiarità che lo caratterizzano - raccontano Andrea Angelini, Francesco Martinelli e Vittoria Podrini che organizzano Happennino - permettere quindi a chi partecipa agli eventi di avere anche il tempo di perdersi tra i vicoli e le botteghe dei centri storici, parlare con le persone del posto e assaggiare i prodotti del territorio”, sottolineano gli organizzatori. Che continuano: “Oggi Happennino è diventato un modo per riappropriarci e riconoscere il valore, l’originalità e il potenziale creativo del nostro Appennino, proponendo un modello di eventi e di animazione culturale capace di cambiare in meglio la percezione del territorio da parte, in primis, di chi lo vive. La nostra speranza è di riuscire a trasformare Happennino in un progetto stabile, sistemico e duraturo, un laboratorio-community di persone, luoghi, progetti, idee ed esperienze attivo tutto l’anno, perché siamo convinti che l’entroterra si possa davvero cambiare facendo cose concrete per il territorio”, concludono.

Gli organizzatori del festival
 

Stanno quindi per tornare le location mozzafiato, le emozioni e il ritmo, sviluppati in un nuovo format che si propone di favorire l'immersione dei partecipanti all’interno dei paesi che lo ospitano, per un'esperienza totalizzante e in perfetta sintonia con la vita dell'Appennino. Quest’anno al festival si alterneranno numerosi e trasversali ospiti d’eccezione: il cantautore, polistrumentista e paroliere Giovanni Truppi, che ha dato il via al festival il 7 settembre con un suggestivo concerto in solo nel borgo appenninico di Bacciardi, nel territorio del comune di Piobbico; la scrittrice, umorista e performer, profonda conoscitrice dell’Appennino, Arianna Porcelli Safonov, che l’8 settembre a Mercatello sul Metauro ha accompagnato i presenti in un trekking/reading dal titolo Transumansia. E ancora: uno dei più influenti narratori e comunicatori contemporanei, Pablo Trincia, che il 15 settembre a Borgo Pace terrà prima un workshop di scrittura a numero chiuso e poi un incontro pubblico sull’importanza dei luoghi nelle storie che racconta. Nella settimana dal 16 al 22 settembre, a Peglio, andrà poi in scena Vivaio Peglio, nell’ambito dell’anno di Pesaro 2024 Capitale Italiana della Cultura, che celebra il rapporto tra cultura e natura. Per l’occasione, Happennino ha sviluppato un format dal titolo evocativo - Vivaio Peglio, appunto -  che vuole celebrare il rigoglioso verde e l’ambiente dell’entroterra appenninico ma anche la capacità e la creatività delle persone che lo abitano.

In questa cornice, il 20 settembre a Peglio sarà protagonista la scrittrice e giornalista Alessandra Viola, per una lectio sui diritti delle piante. Il 21 settembre invece sarà la volta degli Stati Generali d’Appennino Stage Appennino, un talk-incontro ormai appuntamento fisso nell’ambito di Happennino Festival. Quest’anno l’appuntamento ha l’obiettivo di accompagnare e ispirare i presenti attraverso i racconti e le storie personali “fuori dal seminato”, che dall’Appennino hanno preso una piega inconsueta. Ci saranno Luca Dini, giornalista e direttore del settimanale F e di Natural Style, Greta Cristini, analista geopolitica, reporter e scrittrice, Sofia Maresca, esperta di semiotica e responsabile comunicazione dell’organizzazione culturale Sineglossa e l’imprenditore e viaggiatore Filippo Carbonari. A seguire dj set di Carota de Lo Stato Sociale. Domenica 22, invece, sarà la volta di una passeggiata alla ricerca di erbe spontanee e “piante stronze” con l’agri-influencer Francesco Broccolo. Gran finale di Happennino Festival sarà il 29 settembre a Sant’Angelo in Vado, affidato a un concerto degli Ex Otago, in una suggestiva location tra il verde e i calanchi tipici delle montagne appenniniche.

Nel corso delle precedenti edizioni hanno inoltre incrociato la strada di Happennino Festival artisti come Enrico Brizzi, i Marlene Kuntz, Giovanni Lindo Ferretti, Marco Paolini, e poi Iosonouncane, Dardust, Motta, Nada, Guido Catalano, Tlon, Franco Arminio, La Rappresentante di Lista e molti altri.

Questa edizione di Happennino Festival dell’Entroterra è possibile grazie al patrocinio e al contributo dell’Unione Montana Alto Metauro e dei Comuni di Borgo Pace, Mercatello sul Metauro, Piobbico, Sant’Angelo in Vado e Peglio; al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e Camera di Commercio delle Marche, del main partner Ideal Blue e degli sponsor Marche Multiservizi, PMJ, Bcc Metauro e CenterGame.
L’evento ha come partner UNCEM, ITS Turismo Marche, Woodenhouses e La Casa della Scrittura di Borgo Pace, con il patrocinio di Pesaro 2024 - Capitale italiana della Cultura e la media partnership di Natural Style.

Crediti: Davide Nesci
 





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