Economia
700.000 milioni di dollari al 2020 il costo della guerra dei dazi.
FMI e Banca Mondiale chiedono la pace tra Cina e Usa.
‘Oltre 700.000 milioni di dollari fino al 2020, l’0,8% del PIL mondiale’ è questa la stratosferica cifra di perdite stimate dal FMI e dalla Banca Mondiale a causa di due fattori scatenanti come il rallentamento dell’economia globale e la guerra commerciale sui dazi fra Cina e Stati Uniti.
La nuova direttrice del FMI, la bulgara Kristalina Georgieva, ha esortato i due Paesi, attualmente in guerra ‘fredda’, a cercare ‘una tregua o meglio una pace commerciale’.
Non siamo solo noi in Italia che cresciamo poco (il nostro purtroppo, sembra essere una debolezza endemica), ma il rallentamento economico sembra essere globale.
La guerra dei dazi tra Cina e Usa deve terminare
’Nel 2019 è prevista nel mondo una crescita del 3%,la più bassa da un decennio. Con il 90% dei PIL mondiali in chiaro rallentamento soprattutto nell’ultimo anno-conferma la Georgieva osservando che- la congiuntura attuale potrebbe aggravarsi ulteriormente con gli effetti della Brexit. Effetti che potrebbero portare a diseguaglianza sugli ingressi, problemi demografici e disparità regionali. Senza dimenticare i problemi dei contratti di lavoro’.
Dello stesso tono le dichiarazioni del Presidente della Banca Mondiale, David Malpass, che si è augurato si possano risolvere rapidamente i problemi commerciali cino-americani i cui effetti si stanno riflettono in tutto il mondo industriale. ‘Dobbiamo evitare che il rallentamento diventi ancora più forte’ conferma preoccupato il numero uno di BM.
La guerra dei dazi tra Cina e Usa deve terminare
Ai due big economici si sono uniti i rappresentanti di importanti organizzazioni economiche quali l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), quella del Lavoro (OIT), l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCDE) e quella del Consiglio sulla Stabilità Finanziaria.
Quali, oltre alle preoccupazioni, i consigli?
L’appoggio incondizionato al multilateralismo e alla cooperazione internazionale e’ considerato l’unico atteggiamento da utilizzare per risolvere i problemi tra i Paesi. A questo si aggiunge il rafforzamento del sistema finanziario e di quello commerciale.
Facile a dirsi, molto più difficile a farsi.