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Economia
Alessandro Hinna confermato alla presidenza del CNS

È Alessandro Hinna il Presidente del Consiglio di Gestione del CNS, nominato ieri dal Consiglio di Sorveglianza, che ha scelto per il Consorzio una gestione composta da tutte figure di alto profilo e indipendenti.

Riconfermato alla Vicepresidenza Massimiliano Cesare, entrano come nuovi Consiglieri Maurizio Bottaini, Mauro Gori, Pier Luigi Morara.

Un triennio di mandato quello dell’ultimo Consiglio di Gestione che ha totalmente riscritto le regole del Consorzio: nuovo Statuto, rinnovate regole di partecipazione, modifica dei regolamenti di ammissione ed esclusione dei soci, revisione profonda del Modello 231, del codice etico e di quello di comportamento.

Con Hinna il CNS è diventato un laboratorio di legalità

È stato adottato inoltre un programma di compliance antitrust in linea con le migliori pratiche europee e nazionali. Un vero e proprio laboratorio di legalità quello sperimentato dal CNS, adottato attraverso un consolidamento organizzativo e gestionale, l’investimento in rinnovati valori reputazionali, la ricostruzione e la rielaborazione dei valori dello scambio mutualistico e sociale.

Un Consorzio rinnovato e dinamico che è riuscito non solo a consolidare il proprio core business ma anche ad aprirsi alle sfide dei nuovi mercarti, quello Privato con strategie commerciali differenziate e azioni dedicate alla vendita dei servizi CNS per il mercato corporate e per la piccola media impresa e quello socio-assistenziale e dei servizi alla persona.

Spazio anche all’innovazione, con l’investimento in B-Rex, il Competence Center di Bologna, polo di eccellenza e alta specializzazione sulle tematiche di Industria 4.0.

Ottime anche le performance economiche, 781 milioni di euro nel 2017 (+5% rispetto agli anni precedenti), 67,3 milioni la posizione finanziaria netta, quasi il 93% del volume d’affari generato dalle attività del consorzio distribuito ai soci.

Nel 2015 ll Consorzio- dichiara il Presidente Alessandro Hinna “ha attraversato una fase molto difficile, per diverse ragioni: il cambiamento dei mercati di riferimento, una crisi reputazionale che poteva realmente decretare la fine del CNS.

Da questi 3 anni ne esce completamente rinnovato, è stata ricostruita la funzione consortile, si è puntato fortemente sulla buona cooperazione.

Abbiamo ottenuto grandi risultati, lo abbiamo fatto tutti insieme, con le tante eccellenze che lavorano dentro il consorzio e tra le imprese socie.

Ovviamente non basta, abbiamo solo scritto una parte di Storia, ma non si torna indietro, guardiamo avanti. Ringrazio il nuovo Consiglio di Sorveglianza per la fiducia, ci aspettano ora nuove sfide, sono certo che Il Consorzio sarà in grado di affrontarle.”

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