Economia

Alitalia, dipendenti ancora senza stipendio. Zero cassa per i prossimi salari

Allarme dei commissari della compagnia sulla liquidità. Fava: non abbiamo risorse per i prossimi stipendi

Dopo l’accordo a grandi linee (mancano tutta una serie di dettagli come le richieste per le licenze e i bandi per il trasferimento degli asset alla newco) fra la Dg Comp capitanata dalla vicepresidente Ue Margrethe Vestager e il governo italiano sul decollo di Italia Trasporto Aereo (Ita), il Ceo Fabio Lazzerini lavora pancia a terra per cercare di far partire la nuova mini-compagnia che raccoglierà l’eredità di Alitalia centrando l’obiettivo del primo agosto.

Ma superato il grande ostacolo della luce verde Ue che ha dato la patente di discontinuità al progetto dei tre ministri Giorgetti, Franco e Giovannini, la stretta operatività non smette di generare grattacapi per i tre commissari al timone dell’Alitalia in amministrazione straordinaria. E dopo diversi ritardi nei mesi scorsi sugli accrediti degli stipendi, sono ancora le buste paga ad angustiare i circa 11 mila dipendenti, alle prese da mesi con la cassa integrazione e la metà dei quali dal primo agosto, secondo l’intesa con Bruxelles, sarà in esubero.

Secondo quanto ha fatto sapere uno dei commissari della ex compagnia di bandiera Gabriele Fava durante un'audizione alla Camera sul decreto Sostegni bis non solo infattial momento Alitalia non ha pagato il 50% degli stipendi di maggio. Ma non c’è neanche certezza che sul quando la parte che resta da saldare verrà erogata. “La retribuzione di maggio è stata erogata, al netto della Cigs, in due soluzioni: un anticipo del 50% è stato pagato il 28 maggio, ma purtroppo l'altro 50% non siamo in grado di erogarlo perché aspettiamo di avere una visibilità sui tempi di accredito del finanziamento previsto di 100 milioni per poter dare seguito all'altro 50%”, ha spiegato infatti Fava ai parlamentari.

C’è di più. Anche la quattordicesima è a forte rischio, onere in questo momento non sostenibile. "Per noi - ha aggiunto il commissario Fava - la situazione è veramente molto critica dal punto di vista economico e giuslavoristico perché avremo l'erogazione della quattordicesima, il cui netto si aggira tra 22 e 23 milioni". Un onere che, ha sottolineato il commissario, "ci porta un incremento di costo significativo al quale non siamo assolutamente in grado in questo momento di far fronte”. Il motivo lo ha spiegato il collega Giuseppe Leogrande, uno dei tre commissari alla guida di Alitalia (l’altro è Daniele Santosuosso).

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