Economia
Alitalia, Giorgetti ritorna sovranista.E dimentica i 12,4 mld di aiuti in fumo
Giorgetti si riscopre sovranista: cita la protesta dei lavoratori sulle concessioni Ue a Lufthansa-AirFrance, ma scorda le miliardate di aiuti ad Alitalia e...
Ma è davvero così? Non proprio. In una crisi senza precedenti per il mondo dell’aviazione turistica, Lufthansa ha avuto il via libera a 9 miliardi di aiuti dallo Stato dopo una lunga battaglia intestina. La stessa Air France ha avuto sette miliardi, regolarmente autorizzati dall’Ue.
Il problema è quello della credibilità: Alitalia in questi anni non è stata una compagnia florida capace di esplorare nuove rotte. Anzi, ha di fatto mostrato una costante incapacità di rialzarsi. Dalla cordata dei “valorosi” di Roberto Colaninno capitanata da Intesa-Sanpaolo, passando per la gestione Etihad che scaricava i costi su Alitalia fino a oggi è lampante come non sia stato possibile dare una corretta direzione all’azienda.
Anche per la continua rivalità tra Milano e Roma, senza che si riuscisse a stabilire una riorganizzazione degli hub aeroportuali ma continuando una guerra dei mille campanili che ha portato allo sfacelo. L’Italia, infatti, non è come la Russia o gli Stati Uniti, le cui dimensioni elefantiache costringono ad avere un aeroporto in ogni città o quasi. Allora ci si domanda perché si siano costruiti Malpensa, Linate, Bergamo, Brescia, Verona, Bologna, Torino, Genova, Cuneo, Parma, Rimini: undici aeroporti in poco più di 1.100 km.
Infine, un’ultima notazione: se Giorgetti fa finta di dimenticare perché l’Europa non voglia più sentir parlare di Alitalia se prima non fa i compiti a casa, va anche detto che il ministro si è accorto del momento complesso che i rapporti tra Italia e Bruxelles stanno vivendo. Tant’è che non ha ancora distribuito le deleghe al Mise e sta gestendo in prima persona le partite più importanti, da Alitalia all’ex Ilva. Ma prima o poi dovrà concedere qualcosa...