Anedda, Cassa dei commercialisti: disponibili a investire in infrastrutture
A “Previdenza in Tour” Walter Anedda, presidente della Cassa dei commercialisti, dà la disponibilità della Cassa a investimenti infrastrutturali produttivi
Anedda, Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti: disponibili a investire in infrastrutture produttive, che non mancano
Nella magnifica Cappella Palatina della Reggia di Caserta, all'evento Previdenza in Tour, Walter Anedda, presidente della Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti, afferma: “c'è bisogno di investimenti, anche in infrastrutture, visto che il Paese cade materialmente a pezzi. Ma la scelta su dove investire non può essere una scelta eterodiretta dal Governo. Dev'essere un investimento che garantisca un ritorno monetario: e di investimenti produttivi da fare ce ne sono”. Anedda ha anche sottolineato che le scelte degli investitori istituzionali italiani influenzano quelle degli omologhi esteri: “se i primi a crederci sono gli investitori domestici, la facilità ad arrivare in Italia di quelli stranieri cresce”. E ha poi ribadito l'importanza degli investimenti “in un settore importate che è quello professionale, le giovani leve non solo non si iscrivono come tirocinanti da avvocati e commercialisti, ma vanno all'estero: abbiamo un problema serissimo di perdita di giovani preparati”.
Anedda, Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti: disponibili a investire in infrastrutture produttive, che non mancano. Martone: il ruolo importante e disconosciuto delle casse
Nel corso del dibattito moderato da Mario Sechi, Michel Martone, professore di Diritto del Lavoro alla Luiss, ha messo in evidenza il ruolo importante della Cassa, poco riconosciuto: “Il Governo dovrebbe capire che esistono le casse e che sono importanti, fanno già molto nel paese, investono 70 miliardi di euro e anche durante la crisi hanno avuto un ruolo importante”. Anedda ha confermato che l'abituale atteggiamento dei governi che si sono succeduti “è quello di vedere gli enti di previdenza come un salvadanaio a cui attingere quando necessario”; e ha raccontato di avere rifiutato l'intervento della Cassa dei commercialisti per il Monte dei Paschi, “anche se il governo che ce lo chiedeva era molto incentrato sulla figura del premier, poco mansueto”.
Anedda, Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti: disponibili a investire in infrastrutture produttive, che non mancano. De Romanis: il nostro interesse è cercare il dialogo con Bruxelles, non lo scontro
L'economista Veronica De Romanis ha fatto una fotografia della non facile situazione del paese, sottolineando che gli investimenti pubblici sono risultati pesantemente in calo nel periodo 2013-2017, e che con la spending review invece di tagliare la spesa corrente si tagliano gli investimenti. La De Romanis ha affermato che il nostro interesse non è quello di cercare lo scontro con Bruxelles, bensì il confronto. Il presidente della Cassa Anedda a tal proposito ha affermato: “quello attuale è uno scenario complesso che richiede interventi strutturali. Il reddito di cittadinanza non fa che replicare l'atteggiamento dei precedenti governi, non posso dimenticare gli 80 euro di Renzi, spesa corrente pura. Per quanto riguarda quota 100, si parla di sliding doors: se un pensionato esce ne entrano 2 o 3, dicono. Ma non esiste nessun elemento statistico che lo confermi, anzi all'opposto in Giappone, forse il paese con il minor tasso disoccupazione, si va in pensione più tardi. Anche per questo il governo farebbe bene a confrontarsi con il mondo professionale”.
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