Economia
Apple/ Buffett, BlackRock e i manager: chi vince con la corsa della Mela
Dai manager ai grandi fondi d’investimento, dal “guru” Buffett ad ex dipendenti e piccoli soci, la corsa di Apple ha fatto la fortuna di tanti. Ma non di Gates
Chi si mangia le mani, probabilmente, è il “nemico storico” di Apple, ossia la Microsoft di Bill Gates (che in borsa vale “solo” 823 miliardi di dollari). Nel 1997 per chiudere una annosa disputa legale che opponeva le due società Jobs girò a Gates 150 milioni di azioni privilegiate senza diritto di voto. Questi titoli furono convertiti in circa 18,1 milioni di azioni ordinarie qualche anno dopo, nel 2001, ma furono completamente ceduti sul mercato nei due anni successivi: un grosso errore, visto che se li avesse mantenuti in portafoglio ora si ritroverebbe una partecipazione del valore di 59 miliardi di dollari.
Altri investitori molto più piccoli si sono rivelati molto più saggi di Gates: come ha segnalato il Wall Street Journal, Mark Coughlin, ex dipendente di una società che vendeva i primi computer realizzati da Apple, ottenne mille azioni della mela nel 1980; a questi titoli se ne aggiunsero altri come parte di un piano di incentivi. All’epoca i titoli valevano l’ecquivalente di 51 centesimi di dollaro l’uno, alle quotazioni attuali Caughlin può ben dire di aver vinto la lotteria di Capodanno, visto che i suoi 500 dollari o poco più si sono trasformati in oltre 200 mila dollari.
Luca Spoldi