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Economia
Auto elettriche, le vendite non decollano. Tesla rischia di lasciare a casa il 15% della forza lavoro

Auto elettriche, buone notizie sul fronte sicurezza: i nuovi obblighi per i "senza conducente"

La decisione dell'Unione europea ormai è definitiva e le case automobilistiche si stanno muovendo di conseguenza. Dal 2035, come noto, non si potranno più vendere nuove auto con motori benzina o diesel. I ministri europei dell'Energia hanno ratificato a maggioranza lo stop ai motori a combustione interna, fatta eccezione per quelli che verranno alimentati con e-fuel, come proposto dalla Germania. Ma la sostenibilità del prodotto automobile e della sua industria - riporta Il Sole 24 Ore - passa da due strade obbligate: la limitazione delle emissioni di CO2 e Nox, con il bando obbligatorio ai motori termici; l’installazione su tutti i veicoli dei dispositivi di sicurezza. Se da una parte le vendite di auto elettriche non decollano e per molte aziende automobilistiche c'è lo spettro di licenziamenti di massa di operai, la buona notizia arriva dal fronte sicurezza: con i nuovi obblighi le auto saranno sempre più sicure e di conseguenza dovrebbero anche diminuire gli incidenti.

Leggi anche: BMW batte Tesla nelle vendite europee di veicoli elettrici nel mese di luglio

Se, infatti, si parla molto del bando europeo alla costruzione di auto con motori termici a partire dal 2035, e dunque del conseguente passaggio obbligato all’auto elettrica, poco si dice delle norme che impongono ai costruttori di immettere sul mercato, a partire dall’1 luglio scorso, soltanto veicoli dotati di un pacchetto di dispositivi di sicurezza stabilito anch’esso dall’Unione europea. Una misura, quest’ultima, che molto contribuirà alla sicurezza delle vetture e al calo degli incidenti stradali con la conseguente diminuzione dei morti, dei feriti e dei costi, anche sociali, per le comunità. E una tendenza destinata a non esaurirsi nell’immediato.

Ma il calo delle vendite e gli investimenti sulla sicurezza stanno avendo delle conseguenze. Tesla, il colosso dell'auto elettrica, non è immune da queste dinamiche. L'intensificarsi della concorrenza, specialmente da parte dei produttori cinesi, e il ritardo nel rinnovamento della gamma di prodotti, hanno portato la società a una situazione difficile, con una diminuzione dei profitti e dei margini, oltre a due trimestri consecutivi di calo delle vendite, un evento senza precedenti nella sua storia. Di conseguenza, ha annunciato licenziamenti che potrebbero interessare quasi il 15% della sua forza lavoro, ovvero circa 20.000 persone, toccando diversi livelli aziendali, inclusi ruoli manageriali e lo staff responsabile della rete di ricarica Supercharger.






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