Economia
Automotive, il futuro nasce sull'asse Germania-Italia, a Nusco al via la Sai
Nella newco, creata con un investimento di 52 milioni di euro, troveranno occupazione 150 nuovi addetti. Saranno realizzati componenti per la Magma di Bari
L’automotive del futuro si realizzerà sull’asse Germania e Italia. “Sulle auto dei cittadini di tutta Europa ci saranno componenti di alta qualità e precisione prodotti nel Sud Italia”. Questa frase, pronunciata da Luigi Mattina, ceo di Bohai Trimet, sintetizza in poche parole la filosofia della nascita della Newco SAI-Schlote Automotive Italia. Il nuovo asse in nome dello sviluppo tecnologico nel settore industriale dell’automotive riparte infatti nel cuore dell’Irpinia per iniziativa della newco SAI, l’azienda nata ad inizio 2020 dalla partnership di tre importanti gruppi industriali che si occuperà di lavorare scatole cambio, scatole frizione e altri componenti in lega di alluminio per le maggiori case automobilistiche europee.
“Abbiamo deciso di fare un investimento nel Sud Italia perché abbiamo i partner giusti sul posto, le aziende giuste”, ha dichiarato Jürgen Schlote, presidente di Schlote. “La nostra azienda si occupa di lavorazioni meccaniche di componenti di precisione, parliamo di scatole cambio e scatole frizione. È questo che noi vogliamo fare qui in Irpinia, componenti di alta qualità per il nostro cliente Magna partner di Bari che a sua volta consegnerà questi pezzi alle principali industrie automobilistiche come Daimler, Renault, Bmw, Fiat. La produzione che noi teniamo a sviluppare qui a Nusco -ha aggiunto- avrà una capacità produttiva annua di un milione di pezzi, per un investimento previsto di 52 milioni di euro in tecnologie. Insieme a Bohai Trimet e Sira Industrie creeremo in questo territorio 150 nuovi posti di lavoro”.
A promuovere la joint venture i vertici di Sira Industrie, già presente sull'area irpina con l’azienda del gruppo Sirpress, leader nella produzione di stampi e getti pressofusi in alluminio per automotive. Il presidente Valerio Gruppioni ha coinvolto nell’operazione Bohai Trimet, società tedesca del gruppo cinese Baic, specializzata nella produzione di componenti per il comparto automotive e soprattutto la holding SCHLOTE, gruppo leader nelle lavorazioni meccaniche di precisione e componenti per telai e trasmissioni di auto, con sede ad Harsum in Germania che è diventata il socio di maggioranza. Il concepimento dell’azienda è avvenuto proprio nei mesi più difficili per l’industria italiana che ha subito un forte rallentamento a causa della pandemia dovuta al Covid 19. È in questo scenario che SAI si impone come eccellenza nel settore dell’automotive, concretando una netta inversione di tendenza sull’industrializzazione nazionale nel Mezzogiorno. “Stiamo facendo un grande investimento in questa zona perché crediamo che questa terra abbia grandi potenzialità, stiamo realizzando una fabbrica con una capacità di un milione di pezzi all’anno, prodotti di alta precisione e qualità e saranno a disposizione di tutti gli automobilisti europei con l’obiettivo di coinvolgere oltre alle già presenti case produttrici anche Mercedes e Volkswagen”, ha precisato Luigi Mattina, ceo di Bohai Trimet.
“Questa iniziativa dimostra che l’industria c'è e riesce ad andare oltre le difficoltà del momento, in particolare questa è un’operazione di filiera molto importante”, ha dichiarato a sua volta Maurizio Marchesini, vicepresidente di Confindustria con delega alle filiere e alle medie imprese. “Il mondo sta cambiando, c'è una globalizzazione diversa, le filiere si stanno accorciando, le catene del valore stanno cambiando l'importante è avere dei partner internazionali laddove questo valore viene creato e questa operazione è importante anche da questo punto di vista. Ed è un segnale forte per tutto il Paese: in questa fase c’è bisogno dell’impegno di tutti, anche per evitare di ampliare ulteriormente il divario tra le regioni meridionali e quelle del Centro-Nord. È l’industria il motore propulsivo dello sviluppo e il traino per uscire dalla crisi innescata dall’emergenza sanitaria e gli investimenti sono la leva su cui agire per incrementare l’occupazione e rilanciare l’economia”.
Un’operazione che vede il coinvolgimento anche di enti di supporto come Invitalia. Così Paolo Praticò, responsabile Area Grandi Investimenti e Sviluppo imprese Invitalia: “Queste tipologie di iniziative produttive e investimenti produttivi che si realizzano sul territorio Invitalia può sostenerli con delle misure ad hoc. Noi sosteniamo diversi tipi di incentivi con diversi tipi di finanziamenti. In questo contesto Invitalia fa un lavoro innanzitutto di gestione degli incentivi per cui assegna, una volta che vengono computate le istruttorie sulla base di un lavoro anche negoziale e di confronto con le imprese per l’articolazione del piano finanziario e per l’analisi di una serie di questioni relative all’'investimento, le risorse comunitarie o statali per gli investimenti produttivi”.
Investimenti che tornano a dare lustro al settore delle filiere. “È un giorno particolarmente felice dopo giorni e mesi di eventi negativi, di produttività con deficit altissimi. Reputo che sia un momento di gioia perché sancisce una rinascita del settore automotive che ad agosto ha realizzato finalmente un risultato in termini di immatricolazione -0,4% rispetto al -84% che abbiamo visto nel mese di maggio”, ha puntualizzato Paolo Scudieri presidente dell’Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica) e titolare di Adler Group. “È il momento di investire, di dimensionarsi, acquisire per essere filiere forti, aziende al passo con i tempi e relazionate con il mondo. Purtroppo nell’automotive piccolo non corrisponde al bello ma bisogna colmare quel gap che esiste ancora rispetto ad alcune realtà internazionali ed è questo il momento per farlo. Questa crisi è stata particolarmente democratica perché non solo l’Italia ha avuto delle negatività ma il mondo intero ha vissuto uniformemente le stesse negatività. Quindi se ci sono delle opportunità ci sono in tutto il mondo. È il momento di aumentare le dimensioni delle nostre imprese”.
I colloqui per le assunzioni di operai e tecnici sono già cominciati. anche attraverso le agenzie di lavoro interinale e il 1 ottobre lo stabilimento prenderà il via, come annunciato da Valerio Gruppioni, presidente di Sira Industrie: “La struttura è già avviata e siamo in una fase di rodaggio, in questi giorni si stanno svolgendo i colloqui per l'assunzione dell'organico e il primo ottobre lo stabilimento sarà a regime. Si tratta di un'operazione importante fortemente voluta da Sire Industrie che grazie a partner importanti potrà rappresentare un volano per l’economia non solo territoriale ma nazionale”.
Imprese che nel sud Italia, in Irpinia rappresentano la concretezza dell'impegno su un territorio che ha tanto da offrire. “Siamo in presenza di fatti che sono accaduti o stanno per accadere. Per la prima volta un'iniziativa è accompagnata dalla descrizione di fatti, non da un desiderio. Da un programma o una promessa. Abbiamo una terra bellissima, una bella realtà che come tale non solo idee ma lavoro. E l’iniziativa presentata oggi ne è la conferma, la risposta”. Così ha commentato Ciriaco De Mita, sindaco di Nusco.