Economia

Autostrade, altro che in mano allo Stato. Bando per cederne una tratta a Gavio

Il secondo concessionario italiano, pronto ad aumentare i km di sua proprietà. I pedaggi non calano, allo Stato interessa il business

Autostrade, altro che in mano allo Stato. Bando per cederne una tratta a Gavio

Le autostrade appena diventate pubbliche, dopo l'uscita di scena dei Benetton e l'acquisizione da parte di Cdp, presto potrebbero tornare ad essere di un privato. Nonostante il nuovo corso, infatti, - si legge sul Fatto Quotidiano - sembra che il ministero delle Infrastrutture stia considerando l’eventualità di annullare la gara per la A21 perché l’offerta del consorzio SIS genererebbe minori introiti per lo Stato per circa 750 milioni. Ha fatto scalpore l’episodio relativo al rinnovo delle concessioni delle tratte autostradali A21 Torino-Piacenza, A5 Torino-Quincinetto, la Bretella di collegamento A4/A5 Ivrea-Santhià, la diramazione Torino-Pinerolo e il Sistema autostradale tangenziale torinese (Satt), tutte del gruppo Astm, cioè il gruppo Gavio.

La società si era aggiudicata la gara a novembre scorso, ma è stata poi esclusa “per mancanza dei requisiti da parte della capofila concessionaria”. Ora si pensa ad un nuovo bando per poterle permettere di rientrare, visto che l'altra offerta è stata ritenuta troppo bassa. Viene così messo in evidenza il fatto che i pedaggi non servono - prosegue il Fatto - solo a coprire i costi delle autostrade ma anche, e soprattutto, a generare cassa per lo Stato. C’è da chiedersi se i punteggi delle gare attribuiscono un peso maggiore a chi offre di applicare pedaggi più bassi o a chi offre di stornare maggiori proventi allo Stato.