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Economia
Axel Springer si divide, ecco perché è un affare d'oro per Kkr

Axel Springer si divide, affare d'oro per Kkr

Scissione in vista per il gigante tedesco dei media Axel Springer che si dividerà in due realtà. L'accordo, che sarà operativo entro il secondo trimestre 2025, prevede che le attività editoriali rimangano sotto l'egida della famiglia Springer e dell'ad Mathias Doepfner mentre la maggior parte delle attività pubblicitarie passeranno sotto il controllo americano del fondo di private equity Kkr (che in Italia ha acquisito la rete di accesso di Telecom Italia per 18 miliardi di euro) a cui poco interessano le testate giornalistiche del gruppo tra cui il quotidiano Bild e il sito di informazione Politico.

Secondo Reuters l'intera società è valutata 13,5 miliardi di euro. La parte più importante è quella pubblicitaria valutata circa 10 miliardi. Questo valore sarebbe circa il doppio di quello attribuito al gruppo quando Kkr è entrata come investitore strategico cinque anni fa, in un accordo che ha preceduto il delisting di Springer nel 2020.

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Axel Springer ha fondato l'azienda nel 1946 ad Amburgo e l'ha fatta diventare un impero tentacolare che comprende il popolare tabloid tedesco Bild, il quotidiano più letto in Germania con una tiratura giornaliera di poco inferiore a 1 milione di copie a fine 2023, il sito Business Insider e altre pubblicazioni.  Il gruppo punta a crescere anche in Nord America, dove ha acquistato il sito di notizie Usa Politico per 1 miliardo di dollari nel 2021. 

L'accordo per la scissione consegna dunque gli asset editoriali del gruppo a Doepfner e ai membri della famiglia Springer, compresa l'ottantaduenne Friede Springer, vedova di Axel, che ha consolidato il controllo dell'azienda dopo la morte del marito nel 1985, prima di trasferire gradualmente il potere al suo successore designato l'attuale ad Mathias Doepfner

Attualmente Kkr e il suo partner la canadese Cpp Investments detengono rispettivamente il 35,6% e il 12,9% di Axel Springer, mentre Doepfner e Friede Springer detengono il 21,9% e il 22,5%.

Il progetto di scissione prevede che Kkr e Cpp Investments abbiano la maggioranza dei siti di annunci, che comprendono il portale del lavoro Stepstone e il sito web immobiliare Aviv, mentre Doepfner e Springer manterrebbero una quota di minoranza. Axel Springer si stava preparando a quotare Stepstone, ma l'Ipo è stata accantonata quando è scoppiata la guerra in Ucraina nel 2022. Kkr e Cpp Investments punterebbero poi al ritorno in Borsa della società nella seconda metà del 2025.  E anche il sito Aviv è considerato un potenziale candidato a una futura quotazione.






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