Economia
Bankitalia smonta la manovra: "Più evasione e un mln di poveri col nuovo RdC"
Per Fabrizio Balassone il limite al contante rischia di contrastare con gli obiettivi del Pnrr, riportando indietro il Paese nella lotta contro l'evasione
Tetto al contante, pos, Rdc e flat tax: le perplessità di Bankitalia sulla manovra
Dal tetto al contante ai pagamenti col pos, dal reddito di cittadinanza alla flat tax: Fabrizio Balassone, capo del servizio struttura economica del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d'Italia, nel corso della sua audizione di fronte alle Commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato, smonta pezzo per pezzo la prima manovra economica del governo Meloni- che impatterà per circa 39,2 miliardi nel sistema Paese- sottolineando come una serie di misure fiscali contenute nella finanziaria “presentano aspetti critici che Banca d'Italia ha più volte segnalato in riferimento a misure analoghe".
LEGGI ANCHE: Manovra, alert dalla Corte dei Conti: contanti e pos non coerenti con il Pnrr
Primi fra tutti il tetto al contante fissato a 5.000 euro e la stretta sui pagamenti digitali attraverso pos. Misure che secondo Bankitalia tendono a favorire l'economia sommersa, anziché contrastarla. Solo "l'uso di pagamenti elettronici permettendo il tracciamento delle operazioni ridurrebbe l'evasione fiscale”, ha spiegato Balassone. Che ha aggiunto: "I limiti all'uso del contante, pur non fornendo un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, rappresentano un ostacolo per diverse forme di criminalità ed evasione". E per chi ha dubbi sui costi, Balassone ha spiegato: "Il contante ha costi legati alla sicurezza, come quelli connessi con furti, trasporto valori e assicurazione. Nostre stime relative al 2016 indicano che per gli esercenti il costo del contante in rapporto al valore della transazione è superiore a quello delle carte di debito e di credito".
LEGGI ANCHE: Sondaggi, gli italiani bocciano il tetto ai contanti e il Pos dai 60 € in su
Fazzolari duro contro Bankitalia: "Le critiche di via Nazionale? Sono finanziati dai privati"
"Che la manovra non piaccia a sindacati, Confindustria, Bankitalia, vuol dire che non pende da nessuna parte. È un buon segno, va bene". Lo ha detto Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, arrivando a Palazzo Chigi e rispondendo alle domande dei cronisti sulle critiche sollevate, in particolare, da Palazzo Koch.
"Io penso che sia normale che ognuno in fase di legge di bilancio dica quali sono gli aspetti che lo deludono, ci sta. Bankitalia è partecipata da banche private - rimarca Fazzolari -, è una istituzione che ha una visione, legittimamente, e questa visione fa sì che reputi più opportuno che non ci sia più di fatto utilizzo di denaro contante. Questa però non è la visione della Bce. Non è che uno è cattivo e uno è buono…abbiamo due opinioni radicalmente diverse. La Bce ribadisce che la banconota è l’unica moneta a corso legale e che gli Stati membri non possono limitare l’utilizzo dell’unica moneta a corso legale a favore di una moneta privata, e Bankitalia che legittimamente ha un’altra visione che reputa invece più opportuno che i cittadini si avvalgano di una moneta privata del circuito bancario", conclude.