Economia

Bitcoin, Trump corteggia gli investitori e promette una riserva nazionale. Si infiamma la corsa delle criptovalute, verso quota 70mila

di Redazione Economia

L’ex presidente ha annunciato che, se eletto, i Bitcoin costituiranno la base della riserva strategica nazionale e ha promesso di istituire un Consiglio Presidenziale per il Bitcoin e le criptovalute

Trump apre alle criptovalute: il discorso del tycoon alla bitcoin Conference di Nashville

Lo scorso sabato, alla Bitcoin Conference di Nashville, Donald Trump ha fatto un annuncio sorprendente: se verrà eletto nelle prossime elezioni di novembre, istituirà una riserva nazionale di bitcoin. Oltre a lui, gli organizzatori avevano invitato anche Kamala Harris, probabile candidata del Partito Democratico alle elezioni presidenziali, che però ha deciso di non partecipare.

La proposta del tycoon ha immediatamente catturato l'attenzione degli investitori e degli appassionati di criptovalute presenti all'evento. In particolare, l'ex presidente ha consigliato agli investitori di "non vendere mai" i loro bitcoin, sottolineando il valore strategico della criptovaluta per il futuro economico degli Stati Uniti. Donald Trump ha promesso di fare degli Usa "la cripto capitale del pianeta e la superpotenza Bitcoin del mondo". Il tycoon ha assicurato anche che creerà un consiglio presidenziale sulle criptovalute "con regole scritte da persone che amano la vostra industria, non che la odiano" come l'amministrazione Biden-Harris. 

"Bitcoin è come l’industria dell’acciaio di cento anni fa. Penso che sia solo all’inizio. In soli 15 anni, Bitcoin è passato da un’idea pubblicata anonimamente su un forum online a diventare il nono asset più prezioso al mondo. È già più grande di Exxon Mobil e presto supererà l’intero mercato dell’argento. E un giorno, probabilmente, supererà anche l’oro. Non c’è mai stato nulla di simile e penso che non abbiate mai visto nulla di simile", ha dichiarato il tycoon, aggiungendo: "La blockchain e Bitcoin non sono solo una meraviglia tecnologica, ma un miracolo di cooperazione e realizzazione umana. È come l’industria dell’acciaio di cento anni fa, che ha costruito l’America e ora la blockchain ha il potenziale di costruire il futuro dell’economia globale."

Trump ha anche promesso un drastico cambiamento nella leadership della Securities and Exchange Commission (Sec), l'ente federale statunitense che vigila sulla Borsa, dichiarando che, nel suo primo giorno di mandato, licenzierà l'attuale presidente della Sec, Gary Gensler. Con questa mossa mira a riformare la regolamentazione delle criptovalute, che Trump e molti nella comunità crypto considerano eccessivamente restrittiva e dannosa per l'innovazione.

Attualmente, gli Stati Uniti detengono circa 600 miliardi di dollari in riserve d’oro e circa 15 miliardi di dollari in Bitcoin, sequestrati dalle autorità nel corso degli anni. Durante il suo discorso alla Bitcoin Conference di Nashville, Donald Trump ha dettagliato il suo piano per gestire questi Bitcoin. "Se verrò eletto, sarà la politica della mia amministrazione mantenere il 100% di tutti i Bitcoin che il governo degli Stati Uniti attualmente possiede o acquisisce in futuro. Li terremo tutti. Il governo federale possiede quasi 210mila Bitcoin, ovvero l’1% dell’intera offerta che esisterà mai. Questo servirà, di fatto, come il nucleo della riserva strategica nazionale di Bitcoin", dichiara Trump.

"Come sapete, la maggior parte dei Bitcoin attualmente detenuti dal governo degli Stati Uniti sono stati ottenuti attraverso azioni di contrasto alla criminalità. Sono stati sequestrati a criminali e organizzazioni illegali. Invece di vendere questi Bitcoin, li conserveremo come risorsa permanente a beneficio di tutti gli americani. Questa decisione rappresenta un cambiamento radicale nella gestione delle risorse digitali, riconoscendo l’importanza strategica e il valore a lungo termine del Bitcoin", ha poi detto il tycoon.

Trump: "America diventerà la potenza indiscussa del mining di Bitcoin"

Tra le sue principali dichiarazioni, Trump ha enfatizzato l'importanza di sostenere e incentivare l'industria del mining di criptovalute nel paese. Il candidato alla Casa Bianca ha dichiarato che, con costi energetici competitivi, l'America potrà affermarsi come la potenza dominante nel mining di Bitcoin. 

Per raggiungere questo obiettivo, Trump ha proposto la costruzione di impianti energetici direttamente nelle sedi delle mining farm mirando a semplificare le operazioni, liberando le aziende dai vincoli ambientali considerati eccessivi e utilizzando combustibili fossili per produrre l’elettricità necessaria.  "Faremo in modo che non dobbiate trasferire le vostre attività in Cina o altrove. L'America sarà il luogo migliore per il mining di Bitcoin," ha dichiarato Trump, promettendo un ambiente favorevole per l'industria mineraria.

In contrasto con la sua posizione favorevole al mining, Trump ha espresso una netta opposizione alla creazione di una valuta digitale da parte della Federal Reserve. Ha annunciato che ordinerà immediatamente al Dipartimento del Tesoro e ad altre agenzie federali di cessare tutti i passi necessari per la creazione di una valuta digitale della banca centrale (CBDC). Secondo Trump, le CBDC rappresentano un grave rischio per la libertà e la privacy dei cittadini. "Non ci sarà mai una CBDC mentre sarò presidente degli Stati Uniti," ha assicurato.

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Bitcoin, Trump infiamma la criptovaluta: verso quota 70mila dollari

Il valore del Bitcoin ha superato i 71.000 dollari, avvicinandosi ai 70.000 dollari grazie alle recenti dichiarazioni di Donald Trump.  Il valore del Bitcoin è salito da sotto i 60.000 dollari a seguito dei recenti sondaggi che vedono Trump come favorito per le elezioni presidenziali. A ciò si aggiunge l'attentato a Trump del 13 luglio, che ha ulteriormente spinto la criptovaluta (che aveva già toccato un massimo di 73.066 dollari a marzo).

D'altra parte negli ultimi mesi, Trump ha notevolmente avvicinato le sue posizioni alla comunità crypto statunitense, presentandosi come il "candidato" di questo settore emergente. Un cambiamento alquanto significativo per l'ex presidente viste le sue opinioni passate: fino a qualche anno fa, infatti, Trump considerava i bitcoin "una truffa contro il dollaro statunitense". Ora, invece, sostiene che gli Stati Uniti debbano diventare la superpotenza mondiale delle criptovalute, avvertendo che "se non lo faremo noi, lo faranno la Cina e gli altri".