Economia
Boom del turismo, ma gli hotel non tirano: investimenti immobiliari in discesa
I dati dell’Hospitality Forum 2023 mostrato un calo per il 2022 del 7% del volume di investimenti rispetto all’anno precedente
Le allocazioni degli ultimi 18 mesi hanno riguardato poco più di 80 strutture ricettive - 3 stelle (26%), 4 stelle (41%) e 5 stelle (32%) - rilevate dal mercato. Solo nel corso del 2022 gli investimenti hanno interessato più di 4.000 camere. Una parte delle transazioni ha continuato a interessare location consolidate come Milano, Roma, Venezia mentre le altre hanno agito in città secondarie e ambiti territoriali ‘periferici’ potenzialmente attrattivi ma caratterizzati da fondamentali socioeconomici quasi esclusivamente correlati a forme di turismo spiccatamente stagionalizzato o marcatamente connotato dal punto di vista esperienziale.
A livello europeo, invece, è emerso che il volume complessivo degli investimenti nel 2022 ha raggiunto i 15 miliardi di euro, con una concentrazione maggiore nella prima metà dell’anno, in diminuzione di circa il 10% sul 2021. "Il 2023 - spiega Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari - è iniziato in modo positivo per il mercato immobiliare alberghiero europeo. L’attività degli investitori è aumentata dopo la limitata intensità del 2022, con un incremento delle allocazioni nel comparto, rispetto al primo trimestre dello scorso anno, superiore al quindici per cento che porta a quattro miliardi di euro di patrimonio investito".
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