Economia

Carige, tegola Genova sul dossier Mps. Ora il risiko bancario si fa affollato

di Marco Scotti

Con il gruppo ligure sul mercato, strada obbligata per il Fondo Interbancario, più difficile trovare lo sposo per Siena

Per quanto riguarda Carige, invece, la situazione si è fatta decisamente interessante quando Ccb starebbe presentando un’offerta con richiesta di “dote” – sulla scorta di quanto fatto con le banche venete - che il Fondo Interbancario rispedirà immediatamente al mittente. Come ha ribadito a più riprese Francesco Guido, oggi la banca è solida e il passivo registrato nell’ultimo bilancio, 251 milioni, è da attribuirsi all’emergenza Covid e non a conti poco in ordine.

Normale quindi che si aspetti una proposta con un minimo rischio “imprenditoriale” e non che gravi interamente sul Fondo interbancario. Tra l’altro, i principali elargitori di risorse del fondo sono proprio Intesa e Unicredit, che quindi ha tutti gli interessi a opporsi all’operazione, cercando magari di sbarcare in Liguria.

In tutto questo scenario, rimane la figura malinconica di Mps, che rischia ancora una volta di dover attendere un altro giro nel valzer di fusioni che si prospettano per il futuro. A meno che Andrea Orcel, ai nastri di partenza contrario all'operazione, non decida di impiegare una soluzione creativa per far decollare Rocca Salimbeni. Una mission difficile, quasi impossibile