Economia
Caro-energia, Draghi: "Pronte misure". Un'azienda su 10 pronta a licenziare
di Marco Scotti
Il premier Draghi: "Il governo è impegnato a trovare nuove risorse per mettere in campo misure strutturali contro il caro-energia"
“Quello dell’energia – aveva detto al direttore Perrino - è un problema ancora molto elevato, al di là dei privati e delle bollette classiche di casa. Esistono tante aziende energivore dove gli imprenditori, con l’aumento del prezzo dell’energia e del gas, hanno preferito chiudere. È successo a tantissime imprese che conosco. Sono due temi importantissimi”.
Secondo la Cna, il 53% delle imprese dovrà rivedere i costi verso l’alto, tre aziende su quattro dovranno tagliare i margini mentre il 6,8% del complessivo prospetta il fermo dell’attività a causa dei costi non più gestibili, con il caso particolarmente complesso del turismo in cui un quarto delle imprese minaccia di chiudere. Drammatico, infine, il futuro per i lavoratori: un’azienda su dieci dovrà ridurre l’organico e il 7,6% darà una sforbiciata alle retribuzioni.
Il mondo della siderurgia, industria energivora per antonomasia, potrebbe beneficiare di alcuni provvedimenti più sostanziali. Il presidente di Federacciai, Alessandro Banzato, aveva dichiarato recentemente che si potrebbe prendere spunto dalla Francia ove il governo ha stabilito che per le imprese energivore il 60% del consumo di gas possa avvenire a un prezzo calcolato e indicizzato ai costi di produzione del nucleare locale. In Italia si potrebbe duplicare questa idea, indicizzando i prezzi dell’energia all’idroelettrico”.
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