Economia

Confcommercio, dov'è il tocco magico di Draghi: a luglio Pil giù dello 0,6%

L'economia italiana che pure ha mostrato nella prima parte dell'anno grande vivacità sta cominciando a evidenziare segnali di un possibile forte rallentamento

Confcommercio: "Quadro economico in peggioramento, Pil a -0,6% a luglio"

Peggiora il quadro economico italiano. Il tocco magico del premier Draghi è già finito? I mesi estivi si sono aperti infatti all'insegna di un preoccupante clima d'incertezza. E per l'Italia il quadro non è roseo, non scherza nemmeno quello estero: mentre la risoluzione del conflitto in Ucraina appare lontana, i mercati delle materie prime continuano ad essere attraversati da molteplici turbolenze, elemento che contribuisce a rendere molto complicata l'individuazione della fine della fiammata inflazionistica che sta coinvolgendo tutte le principali economie. Un quadro “preoccupante” ben fotografato dalla congiuntura Confcommercio relativa al mese di luglio.

Ma non è tutto. A questo si aggiungono i timori, non sempre razionali, sulle conseguenze delle restrizioni monetarie messe in atto dalle banche centrali. Non agevola le propensioni al consumo e all'investimento la crisi politica che stiamo vivendo nel momento in cui redigiamo questa nota.

L'economia italiana, che pure ha mostrato nella prima parte dell'anno grande vivacità, ha cominciato a evidenziare segnali di un possibile forte rallentamento. A maggio, sia la produzione industriale sia l'occupazione sono tornate a registrare una riduzione su base congiunturale. A giugno la fiducia delle famiglie si è collocata al minimo da novembre 2020.

Questi elementi si sono tradotti, secondo le nostre stime, prosegue Confcommercio, in una progressiva riduzione del Pil in termini congiunturali. Tale tendenza si dovrebbe confermare anche a luglio, mese per il quale la nostra stima indica un calo dello 0,6 per cento su giugno e una crescita nulla nel confronto annuo. 

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