Economia

Confindustria, Calabria vota Boccia. Forzature in Emilia di Marchesini

di Andrea Deugeni
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@andreadeugeni

I saggi, che iniziano le loro consultazioni sul territorio (oggi sono a Milano) per fare il check dei voti assembleari a sostengo delle quattro candidature, trovano una Lombardia spaccata, incapace, come ha fatto sapere stamane il presidente Alberto Ribolla, di esprimere un candidato unitario. Assolombarda, nonostante alcune voci contrarie a quella di Gianfelice Rocca come quelle della Piccola, dei Giovani e del presidente dell'Ance Claudio De Albertis, si è espressa per la linea del presidente (in favore del bolognese Alberto Vacchi). Il bresciano Marco Bonometti, falco dei metalmeccanici, gioca in casa. Mentre altre territoriali hanno manifestato il loro favore a sostegno del candidato della Piccola Industria Vincenzo Boccia

Ribolla non è così riuscito ad avocare a sè quel potere di coordinamento fra le proprie territoriali per presentarsi come portavoce di tutta la regione. Cosa che, al di là delle dichiarazioni di rito, non è riuscita nemmeno al presidente di Confindustria Emilia-Romagna Maurizio Marchesini.

La convergenza che si è verificata ieri sotto le due Torri è stata infatti "sul programma" del candidato e non sulla candidatura Vacchi, con la "volontà di sostenerlo", fatte salve poi le delibere di ogni territoriale (che sono le verie depositarie dei voti assembleari e del Consiglio generale, l'organo che designerà a fine marzo il nuovo presidente) che devono ancora convocare i propri direttivi interni per deliberare e decidere il da farsi .

Non è questione di lana caprina, perché solo al termine di questa procedura alcune territoriali emiliano-romagnole (fra cui Ravenna e Reggio Emilia che riuniranno i propri consigli rispettivamente il 7 e l'8 marzo) si recheranno dai saggi per comunicare il nome che vorrebbero come successore di Giorgio Squinzi. Insomma, una mossa da parte di Marchesini che qualcuno in Viale dell'Astronomia ha definito come una forzatura (potenzialmente anche passibile di sanzione dei saggi) senza una delibera formale di assegnazione del mandato.

Intanto, il salernitano Boccia ha ricevuto l'appoggio di Unindustria Calabria, con il presidente Natale Mazzuca che si farà portavoce delle indicazioni di tutti gli industriali calabresi.