Economia
Consiglio Ue, il duo Merkel-Macron il vero market-mover

Non siamo ancora all’ufficialità, ma sembra che i negoziati europei per dare vita al Recovery Fund siano in vista del traguardo. Le Borse ed i mercati finanziari in generale non sono apparsi troppo spaventati dal prolungamento delle trattative ben oltre la loro prevista scadenza di sabato scorso; l’esplicito sostegno di Francia e Germania al piano da 750 miliardi di aiuti per combattere la recessione causata dal Covid era già un segnale rassicurante per gli investitori. Vedere fallire il piano ideato da Merkel e Macron è sempre sembrato irrealistico, agli investitori.
Ora si tratterà di andare ad analizzare i dettagli degli accordi. Il mercato era già posizionato per un intervento tra i 700 ed i 750 miliardi, ma sarà importante guardare alla suddivisione dell’intervento, soprattutto per la parte relativa ai sussidi e a come questi verranno suddivisi tra la parte dedicata alla Recovery & Resilience Facility (che maggiormente beneficia i Paesi più esposti sull’indebitamento e quindi sui relativi spreads rispetto al Bund tedesco) e quella che finirà nel Multi-Annual Financial Framework (più equamente indirizzato verso tutti e 27 i membri dell’Unione).
Ma questi, alla fine, sono dettagli: i mercati sposteranno in fretta l’attenzione ai commenti delle società sulla ripresa del business, in occasione della pubblicazione delle semestrali e ai dati macro, in cerca di conferme sul rilancio dell’economia dai minimi di questa primavera.
Su tutto, comunque, continua a prevalere la rassicurante rete di sicurezza stesa dalla Banche centrali con i loro programmi straordinari di creazione di liquidità. Stiamo entrando nella fase centrale del periodo estivo e non mi aspetto grandi novità; una volta superato l’appuntamento della riunione della Fed di mercoledì 29 (che non dovrebbe comunque riservare sorprese), dovremmo entrare in una fase interlocutoria, con gli investitori che cominceranno progressivamente a concentrarsi sulle Presidenziali americane. Ma per avere un reale aumento della volatilità dovremo forse attendere la seconda metà di agosto, se non settembre.
*Strategy advisor di Swan Asset Mangement