Economia

Coronavirus,"Indebitamento delle aziende per pagare la tasse?Un grave errore"

Il presidente Carlo Bonomi di Assolombarda: "Per ripartire serve una visione. Non bastano sei anni per restituire i soldi alle banche"

Coronavirus,"Indebitamento delle aziende per pagare la tasse?Un grave errore"

L'emergenza Coronavirus in Italia non si ferma. Ma le aziende e il lavoro sono stati fermati. Il presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi mette il governo in allarme. "La nostra sensazione - spiega al Corriere della Sera - è che non ci sia una visione su come affrontare la cosiddetta fase 2. Molto più facile trincerarsi dietro un rassicurante “stiamo tutti a casa”. Onestamente non abbiamo nemmeno ben capito chi stia contribuendo alle decisioni che saranno prese. I comitati tecnico scientifici di riferimento sono addirittura due. Uno presso la presidenza del Consiglio e uno presso il ministero dell’Innovazione. Senza chiarezza su chi decide. La prima cosa per ripartire prosegue Bonomi - è avere i dati a disposizione che finora il governo non ha condiviso. Abbiamo solo dati aggregati. Poi bisogna mettere in campo metodi di diagnostica precoce del contagio. Abbiamo i mezzi per farlo. Infine servono i dispositivi di protezione. Dati, diagnostica e dispositivi, questa è la strada".

"Prima di entrare nel merito dei provvedimenti, - prosegue Bonomi - mi lasci dire che il limite a monte di tutto mi pare la mancanza di visione. Stesso discorso per quanto riguarda le strategie e i tempi della ripartenza. Detto questo, la via del governo per uscire dall’emergenza è quella di favorire l’indebitamento delle imprese. Non è una scelta senza conseguenze. Più alto è l’indebitamento, più difficile diventa investire. Ma se proprio si vuole andare in questa direzione, sei anni non possono essere certo il termine entro cui questi prestiti vanno restituiti. I prestiti devono essere articolati su almeno 10-15 anni di durata. E la garanzia totale dello Stato deve essere allargata alla maggioranza delle imprese, escludendo soltanto chi ha fatturati di miliardi. Inoltre non è accettabile che le scadenze fiscali vengano prorogate per soli due mesi mentre lo Stato prende per sé due anni in più di accertamenti fiscali. Se facciamo indebitare le imprese per pagare le tasse vuol dire che non abbiamo capito nulla".