Economia

Cortocircuito Ue: approva i piani green ma stoppa norma anti-pesticidi

di Antonio Amorosi

Cortocircuito Ue: prima approva piani per una green economy poi prolunga l’uso del glifosato e ora boccia la limitazione dell’uso di pesticidi

I legislatori votano contro la proposta di ridurre l’uso di pesticidi entro il 2030

L’anno scorso la Commissione Europea ha sostenuto pubblicamente che le attuali norme sulla limitazione dell’uso dei pesticidi chimici nel continente erano troppi deboli. Quindi il gruppo dei Verdi, con relatrice la deputata Sarah Wiener, ha avviato un iter per ridurne l’uso del 50% entro il 2030 e per vietarne l’utilizzo in aree come parchi pubblici, parchi giochi e scuole.

Dopo che una serie di emendamenti è stata ridotto la portata del disegno di legge e qualche giorno il provvedimento è stato stato respinto con 299 voti favorevoli, 207 contrari e 121 astensioni. Il Parlamento europeo ha bocciato la proposta della Commissione di ridurre l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari in tutta Europa entro il 2030. Ora una norma del genere, per passare, dovrebbe essere riformulata e riprendere tutto l’iter dall’inzio, con la nuova legislatura, visto che si voterà per il parlamento UE dal 6 al 9 giugno 2024.

Già l’Unione ha prorogato a fine anno l’uso dell’erbicida chimico glifosato, una decisione controversa anche se il definitivo rinnovo dovrà essere apportato entro il 14 dicembre, perché l’attuale proroga scade il 15 dicembre 2023. Per adesso però il colpo è stato inferto e si continuerà ad usare i pesticidi nonostante sia noto da decenni che l’uso diffuso sia una delle principali fonti di inquinamento, che contamina l’acqua, il suolo e l’aria, determina la perdita di biodiversità e porta alla resistenza agli antiparassitari.

“Questa è una giornata molto nera per la salute della società e per l’ambiente, e anche per gli agricoltori che hanno bisogno di liberarsi dall’agroindustria”, ha dichiarato Sarah Wiener, “per dirla senza mezzi termini, la maggioranza degli eurodeputati attribuisce i profitti delle grandi aziende agricole alla salute dei nostri figli e del pianeta”. “Non ci sarà una nuova regolamentazione sull’uso sostenibile dei pesticidi”

L’equilibrio tra le esigenze dei produttori e quelle dei consumatori va comunque trovato.

Il principale gruppo agricolo dell'UE, COPA-COGECA, ha accolto favorevolmente il rifiuto del disegno di legge e ha chiesto un migliore dialogo tra gli agricoltori e nazioni aderenti alla UE. Il gruppo ha ritenuto la proposta, sottoposta al voto, troppo ideologica e poco realistica, per loro la transizione deve essere sostenuta economicamente e graduale.

"Non dimentichiamo che questa proposta era ideologica fin dall'inizio, senza alcun collegamento con la realtà dell'agricoltura, proponendo transizioni irrealistiche senza i finanziamenti necessari", ha affermato il gruppo. “Non dimentichiamo che tutta questa polarizzazione avrebbe potuto essere evitata e si sarebbero potute trovare soluzioni senza l’ostinazione ideologica di alcuni decisori”.

Secondo IFOAM Organics Europe però, organizzazione che rappresenta gli interessi del biologico in Europa, l’uso dilagante di pesticidi sintetici rappresenta un “onere significativo” sulla salute dei cittadini europei, e degli agricoltori in particolare. I pesticidi sintetici sono anche la principale causa della scomparsa di uccelli e insetti nelle campagne europee e sono largamente responsabili dell’inquinamento delle acque con sostanze tossiche.

“L’agricoltura biologica è la prova che è possibile produrre cibo di qualità sufficiente senza fare affidamento sui pesticidi sintetici”, osserva il movimento per il biologico.