Economia
Credit Suisse, 50,6 mld dalla Banca Svizzera. Il perché del crollo e i rischi
Dopo il crac della Silicon Valley Bank potrebbe toccare al colosso elvetico. La Bce chiede alle banche europee di comunicare la loro esposizione con Zurigo
Credit Suisse, il piano per salvare la banca. Ma potrebbe non bastare
Credit Suisse è in grande difficoltà e i mercati mondiali tremano. L’istituto fondato nel 1856 da Alfred Escher ha perso ieri il 24% in Borsa. Alla base del crollo l’annuncio da parte della Saudi National Bank, partecipata per il 37% dal fondo sovrano saudita, che ha escluso un nuovo sostegno finanziario alla banca. SNB è il maggior azionista del Credit Suisse: per questo la notizia ha scatenato la bufera su Zurigo.
Il titolo della banca svizzera chiude in positivo la seduta di Borsa (+19,1%) |
Il Gruppo Credit Suisse in una nota ha comunicato di voler "intraprende un'azione decisiva per rafforzare preventivamente la propria liquidità, intendendo esercitare l'opzione di prendere in prestito dalla Banca nazionale svizzera (Bns) fino a 50 miliardi di franchi svizzeri (circa 50,6 miliardi di euro, ndr) nell'ambito di una Covered Loan Facility e di una liquidity facility a breve termine, interamente garantite da attività di elevata qualità". Credit Suisse ha annunciato inoltre l'offerta di Credit Suisse International di riacquistare alcuni titoli di debito senior di OpCo per contanti fino a circa 3 miliardi di franchi svizzeri.
Il Ceo di Credit Suisse Ulrich Koerner ha definito il prestito da 50,6 miliardi di euro concesso dalla Banca nazionale svizzera "un'azione decisa per rafforzare il Credit Suisse mentre proseguiamo la nostra trasformazione strategica per offrire valore ai nostri clienti e agli altri stakeholder". "Ringraziamo la Bns e la Finma - spiega in una nota - per l'attuazione della nostra trasformazione strategica. Io e il mio team siamo decisi ad andare avanti rapidamente per realizzare una banca più semplice e focalizzata sulle esigenze dei clienti". Ora la Bce sta chiedendo alle banche di tutta Europa di comunicare la loro esposizione sull’istituto di Zurigo.