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Economia
Criptovalute, la nuova frontiera per i markeplace

CRIPTOVALUTE, LA NUOVA FRONTIERA PER I MARKETPLACE

Secondo il fondatore del marketplace Alibaba Jack Ma “La tecnologia blockchain potrebbe cambiare il nostro mondo molto più di quanto le persone possano immaginare”. E il fatto che a dirlo sia il fondatore di uno dei più grandi colossi al mondo dell’ecommerce è sicuramente indicativo di quanto la blockchain possa essere rivoluzionario proprio nel settore dell’ecommerce, sopratutto per quanto riguarda i pagamenti digitali.

Quello che infatti da sempre ha influito negativamente sull’e commerce è stato proprio il delicato passaggio del pagamento digitale, per problemi di sicurezza e di fiducia verso gli intermediari che si occupano di gestire la transazione. La blockchain che è nata proprio per escludere l'intermediario e per garantire una maggiore sicurezza nelle transazioni,potrebbe essere davvero il definitivo motore propulsore per una crescita esponenziale di questo tipo di commercio.

Sono già diversi gli esempi di marketplace nati proprio in tecnologia blockchain come Open Bazaar od Origami o ancora l’italiana Coinshare, che in un anno ha già 40000 utenti iscritti alla sua piattaforma di social commerce. Ma siamo solo agli albori, secondo alcuni di quello che potrebbe davvero rappresentare un nuova rivoluzione nel commercio sia digitale che fisico, sia in termini di sicurezza che di costi nelle transazioni finanziarie. Non è un caso se proprio i fornitori di servizi di pagamento digitale siano fra i più attivi nello sviluppo di progetti in blockchain.

Stanno sviluppando e utilizzando, infatti,  questa tecnologia nel tentativo di utilizzarla per garantire pagamenti senza contatto.  Ogni individuo in una transazione abilitata alla blockchain tramite i fornitori di servizi avrà la registrazione della transazione rilevante nel sistema. Secondo quanto riportato questa estate dal New York Times, Mastercard sembra voler accelerare il passo sui pagamenti digitali e sulle criptovalute A giudicare, infatti, da alcuni annunci di posizioni aperte presenti sul sito della compagnia, la società sarebbe intenzionata ad assumere esperti per creare un team autonomo che si occupi di monete elettroniche e blockchain. Ma alla stessa cosa sembra stia lavorando anche Visa. Senza contare il progetti sempre in piedi da parte di Paypal di lanciare a breve una propria criptovaluta, mentre intanto ha già permesso le cripotvalute come mezzo di pagamento del suo diffusissimo circuito di pagamenti.  Questi operatori stanno sviluppando e utilizzando la tecnologia blockchain nel tentativo di utilizzarla per garantire pagamenti senza contatto. Ogni individuo in una transazione abilitata alla blockchain tramite i fornitori di servizi avrà la registrazione della transazione rilevante nel sistema, garantendo sicurezza e privacy. 

Confidando nella tecnologia, la blockchain offre agli utenti sia individui che entità per trasferire denaro a parti non attendibili. Attraverso la blockchain si possono tutelare sia il venditore che il compratore. Chi compra, infatti, è garantito perché la somma di denaro che versa rimane congelata fino a quando non avrà ricevuto il servizio o il prodotto acquistato.

Solo una volta sbloccata la catena, il venditore riceverà la somma in denaro. Molto promettenti allora si prospettano i progetti che prevedono di creare un marketplace completamente in blockchain e con scambi di criptovalute per effettuare i propri acquisti, come quella del già citato Coinshare, nato nel 2019 e che ha già dalla sua risultati importanti e che permette di fare acquisti presso 1500 aziende nel circuito sia con moneta flat che con il proprio token TCJ, ma nel futuro si prospetta un nuovo circuito sempre italiano, Blockeras (www.blockeras.com), che dovrebbe ufficialmente partire dopo l’estate e che garantisce che tutti gli acquisti vengano fatti interamente nella criptovaluta proprietaria, il blockeras, al cambio di 1 a 1 con l’euro.

Progetti interessanti e innovativi, che fanno comprendere come le criptovalute, al di là del Bitcoin e delle sue quotazioni stellari, possono rappresentare davvero la moneta digitale del futuro, con risparmi per tutti, proprio grazie al fatto che le transazioni sono senza bisogno di intermediari. Secondo un recente studio dell’istituto di credito Santander spagnolo l’utilizzo della blockchain potrebbe ridurre i costi legati alle transazioni finanziarie di 20 miliardi di dollari all’anno.

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