Economia

Del Vecchio, occhi del Fisco sull'eredità. EssiLux nel mirino della Francia

I tre eredi "ribelli" vorrebbero cedere le quote in Mediobanca e Generali

Le agenzie fiscali di Italia e Francia controllano la galassia Del Vecchio, EssiLux sotto il controllo di Parigi?

Tra Mediobanca e Generali, EssiLux e il resto dell'impero Del Vecchio, spunta l'ombra del Fisco, che mette gli occhi sulle tensioni per l'eredità di Leonardo. Lo sostiene oggi il Giornale, che ricorda come "a un anno abbondante dalla sua scomparsa gli otto eredi, cui è destinata una ricchezza stimata in circa 4 miliardi a testa, non hanno ancora chiuso il testamento e, anzi, si stanno dilaniando con litigi a mezzo stampa, probabilmente ignorando che in questo modo rischiano di sbriciolare la straordinaria ricchezza cumulata dal fondatore in 60 anni di successi imprenditoriali".

Secondo il Giornale, le Agenzie fiscali di Italia e Francia hanno di recente avviato indagini sulla galassia delle proprietà, con un faro puntato in particolare sull’ultima residenza di Del Vecchio nell’ipotesi che non fosse Montecarlo come si è sempre pensato, bensì Beaulieu-Sur-Mer, in terra di Francia. "Se mai ciò fosse provato, sarebbe per gli eredi una catastrofe capace di trascinare nel gorgo la stessa EssiLux, che a causa delle rilevanti tasse di successione (in Francia per alcuni beni si arriva al 60%) finirebbe fatalmente sotto il controllo di Parigi", avvisa il Giornale.

Per quanto riguarda EssiLux, "a Parigi c’è chi ambirebbe a tornare sulla tolda di comando" avverte il Giornale. "Tutto ciò Leonardo Del Vecchio lo sapeva bene, ed è per questo che ha fatto sì che il pugno di manager insieme al quale aveva consolidato l’impero (oltre a Milleri, Romolo Bardin e Mario Notari) fosse inamovibile alla guida di Delfin: la loro rimozione è infatti possibile solo con il voto unanime degli otto eredi. Ebbene, questa stabilità ora viene però gravemente minata".