Economia
E-commerce, da comodità a beffa: 7 siti su 10 sono fuorilegge. Ecco quali
Secondo una ricerca 36 aziende su 50 non rispettano le normative italiane ed europee per la vendita online
Il settore e-commerce continua a crescere, sempre più persone comprano online. Ma acquistare online non è sempre una scelta sicura
In Italia, 7 e-commerce su 10 non rispettano la legge.
Nel 2022 le vendite online sono cresciute del 20% rispetto all’anno precedente. Vendere online però, non è esente da una serie di regole da dover osservare per tutelare i consumatori e i loro dati personali.
Le aziende e i negozi di e-commerce che lavorano in Italia, rispettano realmente le leggi sull’e-commerce?
A rispondere a questa domanda, una ricerca svolta dallo studio Legal for Digital, che ha analizzato 50 e-commerce appartenenti a società italiane: 36 aziende e-commerce su 50 non rispettano le normative italiane ed europee per la vendita online.
Solo 14 azienda su 50 rispetta le leggi sull’e-commerce
La ricerca è stata svolta analizzando 50 e-commerce che operano in mercati differenti (shop online di abbigliamento di lusso e casual; e-shop di elettronica; piattaforme di corsi di formazione; etc.).
Durante l’analisi gli esperti di Legal for Digital, come Alessandro Vercellotti (Avvocato del Digitale®), hanno verificato se le diverse piattaforme di e-commerce rispettavano: il trattamento dati personali (GDPR), il Codice del Commercio Elettronico (la norma cardine per la vendita online), il Codice del Consumo (valido per gli shop B2C).
Sulla base di queste analisi solo 3 siti di aziende italiane su 10 rispettano tutte le normative legali in vigore per gli e-commerce, con termini e condizioni di vendita completi che tengano conto di tutti i diritti del consumatore, un flusso di trattamento dati personali in linea con quanto richiesto dal GDPR ossia dalla Normativa Privacy Europea.