Economia
Emergenza Neet, Multiversity scende in campo: oltre 1 mln in borse di studio
In Italia continua a crescere il numero di giovani che non studiano e lavorano: il progetto di Multiversity per contrastare il fenomeno
L'emergenza Neet colpisce il 24% dei giovani, nel 2022 calano del 3% le immatricolazioni all'Università
Non s'arresta l'emergenza Neet (Not in Education, Employment or Training) in Italia: continua a crescere il numero di giovani che non studiano, non frequentano di corsi di formazione e non lavorano. Un fenomeno che colpisce, secondo i dati Istat 2021, ben il 24% dei ragazzi di età compresa tra i 15 anni e i 28 anni, e in netto aumento dal periodo post pandemico in poi. In particolare, secondo l’ultimo report Invalsi, gli studenti che hanno conseguito il diploma ma non hanno raggiunto le competenze necessarie per entrare nel mondo universitario e lavorativo sono passati dal 7,5% nel 2019 al 9,8% nel 2021. In più, dal rapporto di AlmaLaurea 2022, emerge un calo delle immatricolazioni di circa il 3% rispetto all’anno accademico 2020/21, con un decremento più evidente negli atenei del Sud Italia: in calo del 5%.
Su tale scia, Multiversity, pioniere e leader in Italia nel mercato dell'e-learning e della formazione digitale, ha lanciato “From NEET to NEXT GEN”, un progetto che mette a disposizione oltre un milione di euro in borse di studio, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno Neet. Le risorse stanziate da Multiversity consentiranno l’accesso gratuito ai corsi di laurea degli atenei digitali Universitas Mercatorum, Università Telematica Pegaso, Università telematica San Raffaele di Roma e all’offerta formativa della coding factory Aulab.
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Multiversity, il presidente e Ceo Vaccarono: "Formazione e digitale sono le leve per la modernizzazione del Paese"
“Formazione e trasformazione digitale rappresentano le leve principali per la modernizzazione del nostro Paese che, al momento, è in grave ritardo su ambedue i fronti rispetto agli standard europei. L’aumento dei Neet, l’alto tasso di abbandono scolastico, il basso numero di laureati e la scarsa diffusione delle competenze digitali mettono in luce, da un lato, la necessità di ripensare la formazione in Italia e dall’altro il ruolo oramai imprescindibile delle Università digitali in termini di ascensore sociale, a vantaggio dell’intero sistema produttivo nazionale”, ha commentato Fabio Vaccarono, presidente e amministratore delegato di Multiversity.
“Questo ambizioso progetto, particolarmente inclusivo, nasce proprio con l’obiettivo di agevolare l’accesso allo studio e alle professioni, ponendo al servizio dei giovani diplomati strumenti e metodologie all’avanguardia al fine di indirizzare le nuove generazioni in un mondo del lavoro altamente competitivo e permeato dalla tecnologia, attraverso iter formativi ad hoc sempre più efficaci e personalizzati, e accompagnare allo stesso tempo la transizione digitale del Paese”, ha rimarcato il Ceo e presidente Vaccarono.