Economia
Energia, Eni cede il 9% di Plenitude a Eip per 800 milioni di euro
La cessione della quota di minoranza è parte della strategia di Eni per valorizzare Plenitude
Eni cede una quota di Plenitude
Eni ha concluso un accordo per cedere una quota appena inferiore al 10% di Plenitude, la divisione dedicata alla produzione da fonti rinnovabili, vendita di energia, servizi energetici e rete di punti di ricarica per veicoli elettrici. Come anticipato dal Sole 24 Ore, la cessione sarà a Energy Infrastructure Partners (Eip), fondo svizzero noto per la sua solida specializzazione nel settore energetico e l'approccio a lungo termine.
Gli advisor coinvolti, Mediobanca e Goldman Sachs per Eni e Rothschild per Eip sul fronte finanziario, con il supporto legale di Studio Legale Gattai, Minoli, Partners per il venditore e Legance per i profili legali dell'acquirente, hanno lavorato alle ultime fasi dell'accordo. Si prevede che l'operazione, ufficializzata oggi, stabilisca un corrispettivo di circa 800 milioni di euro per la quota di minoranza di Plenitude, basato su un enterprise value che valuta l'intera società intorno ai 10 miliardi, includendo il debito.
Claudio Descalzi, CEO di Eni, aveva anticipato la fase finale delle trattative in un'intervista al Sole 24 Ore il 13 dicembre, mantenendo segrete le informazioni sull'acquirente, ma confermando che si trattava di un "investitore finanziario di livello internazionale". La cessione della quota di minoranza è parte della strategia di Eni per valorizzare Plenitude, alternativa all'originaria Ipo (offerta pubblica iniziale) che era stata programmata per l'estate del 2022 ma successivamente congelata a causa delle incertezze di mercato. La possibilità di quotare Plenitude in Borsa potrebbe essere rivalutata in futuro se si presentano opportunità favorevoli.
Plenitude, guidata da Stefano Goberti dal 2021, fornisce energia a circa 10 milioni di clienti europei nel mercato retail e mira a raggiungere oltre 11 milioni entro il 2026. Nel settore delle rinnovabili, l'azienda punta a superare i 7 gigawatt di capacità al 2026 e oltre 15 GW al 2030. Plenitude detiene anche una rete di quasi 20.000 punti di ricarica per veicoli elettrici, con l'obiettivo di ampliarla a 30.000 entro il 2026, posizionandosi come leader in Italia nella generazione distribuita da impianti fotovoltaici di piccola taglia.
Secondo i dati di Eni di fine ottobre, Plenitude ha registrato un utile operativo adjusted di 180 milioni di euro nel terzo trimestre 2023, un aumento significativo grazie al business retail e alla piena operatività delle capacità di generazione rinnovabile. La società chiude il terzo trimestre con una capacità green di 2,5 gigawatt, in aumento di circa 0,7 GW rispetto all'anno precedente, grazie anche ad acquisizioni in Italia, Spagna, Stati Uniti e progetti di sviluppo in diversi Paesi.
L'accordo con Eip, si legge nella nota emessa dalla società, è un passo ulteriore nella strategia di Eni basata sulla decarbonizzazione e il modello satellitare, che prevede investimenti mirati e la creazione di società dedicate per la transizione verso un'economia green, con l'obiettivo di ridurre e azzerare le emissioni "Scope 3". La cessione di quote minoritarie o l'Ipo di queste società rappresentano modalità per sbloccare ulteriori risorse per gli investimenti in questo settore in crescita.
Stefano Goberti, Amministratore Delegato di Plenitude, ha commentato: “L’ingresso di Eip in Plenitude è in linea con la strategia di creare valore per tutti i nostri stakeholder e attribuisce alla Società un benchmark di valutazione. Questo accordo arriva in un anno particolarmente importante per Plenitude, in cui abbiamo alzato i nostri target di EBITDA 2023 del 30% a circa 0,9 miliardi di euro, con una previsione di triplicarlo nel periodo 2022-2026”.
Roland Dörig, Founder and Managing Partner di Eip ha dichiarato: “Siamo entusiasti di lavorare a fianco di Plenitude per contribuire alla crescita della Società, alla creazione di valore per tutti gli stakeholder e al percorso di transizione energetica globale”.
Plenitude è uno dei pilastri della strategia di decarbonizzazione di Eni ed è Società Benefit dal 2021, integrando, all’interno del proprio Statuto, l’obiettivo di avere un impatto positivo sulle persone, le comunità e l’ambiente, creando valore attraverso la transizione energetica con lo scopo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040 azzerando le emissioni nette Scope 1, 2 e 3.
Plenitude è presente in 15 Paesi del mondo con un modello di business che integra la produzione di energia elettrica da circa 3 GW di fonti rinnovabili, la vendita di energia e di soluzioni energetiche
a circa 10 milioni di clienti europei ed un’ampia rete di quasi 20.000 punti di ricarica per veicoli elettrici. La Società ha l’obiettivo di raggiungere al 2026 oltre 11 milioni di clienti, oltre 7 GW di capacità rinnovabile installata e oltre 30.000 punti di ricarica installati.