Economia

Euro 2024, la geopolitica degli sponsor: addio Mastercard, largo alla Cina

di Federico Giuliani

Euro 2024 dovrebbe generare 2,4 miliardi di euro di entrate per la Fifa. Gli sponsor? Addio a marchi storici come Mastercard o Heineken. E largo alla Cina...

Euro 2024, la geopolitica degli sponsor: addio Mastercard e Gazprom, largo alla Cina

Gli sponsor di una volta? Spariti, scomparsi, evaporati come neve al sole. Ad alimentare il grande giro d'affari di Euro 2024, il campionato di calcio europeo che prenderà il via il prossimo 14 giugno, non ci saranno alcuni iconici marchi occidentali del calibro di Mastercard o Heineken. Non ci saranno neppure i rubli di Gazprom, colosso petrolifero del Cremlino tagliato fuori dall'Europa insieme alla Russia dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

I nuovi brand che "occupano" il calcio: Lidl non è più una sorpresa

Il loro posto, negli spot che saranno trasmessi in tv tra una partita e l'altra e nei cartelloni a bordo campo, sarà occupato da un gruppo di "nuovi" brand. Pronti ad occupare il centro della scena. E specchio delle intenzioni (geopolitiche) dei rispettivi Paesi di provenienza.

Quali sono, dunque, i grandi colossi che sponsorizzano Euro 2024? Spoiler: gli unici brand della vecchia guardia coincidono con Coca-Cola (Zero) e Adidas. Il resto incarna un mix altamente esotico. In ogni caso, la Uefa, l'ente che organizza i tornei calcistici a livello europeo, ha allestito una serie impressionante di sponsor: tredici sono quelli ufficiali. Tra questi troviamo i citati Adidas e Coca-Cola, seguiti da Lidl, da anni entrata nel gotha del calcio che conta, e Booking.com.

Tra le novità europee ci sono invece il rivenditore tedesco di abbigliamento da lavoro e calzature di sicurezza, Engelbert Strauss, la società francese di servizi IT, Atos, e il bookmaker con sede in Grecia, Betano.

Sponsor Euro 2024: Visit Qatar e lo strapotere cinese

Il resto? Visit Qatar, ovvero l'invito turistico del Qatar a visitare il Paese, e solo ed esclusivamente brand cinesi. Come il sito di e-commerce AliExpress, desideroso di affilare le lame per la sfida tutta made in China con Temu. Come la casa automobilistica BYD, che intende mettere solide radici in Europa. E ancora: Hisense, leader nella produzione di televisori ed elettrodomestici, Vivo, l'azienda di smartphone, e Alipay, la piattaforma di pagamento online lanciata nel 2004 da Alibaba.

Il costo di Euro 2024

La Uefa stima le entrate totali di Euro 2024 in 2,4 miliardi di euro. Gran parte di questo denaro proverrà dalla vendita dei diritti di trasmissione del torneo (1,4 miliardi) e dei diritti commerciali (568 milioni).

Biglietti e hospitality dovrebbero invece pesare rispettivamente 300 e 100 milioni. I costi per l'organizzazione dell'evento, compreso l'affitto degli stadi, il personale, la produzione televisiva, i sorteggi, le cerimonie e i trasporti, dovrebbero raggiungere i 645,5 milioni di euro (il 26,8% delle entrate totali). E i premi da assegnare alle nazionali? 331 milioni di euro.

Il lavoro degli sponsor sarà dunque rilevante, anche se non si conoscono le cifre precisi degli accordi. Si conoscono, però, le intenzioni dei brand cinesi: intenzioni talvolta in netto contrasto con gli obiettivi geopolitici dell'Europa.

AliExpress si gioca Beckham come ambasciatore

AliExpress, per esempio, offrirà combinazione di sconti sul proprio sito; l'azienda ha persino nominato David Beckham come suo ambasciatore globale e volto della campagna Score More with AliExpress.

BYD sfrutterà il palcoscenico per divulgare il suo messaggio di sostenibilità e rendere evidente il suo impegno verso un progresso continuo ad un pubblico più ampio. Alipay cercherà di attirare nuovi clienti. E così via: uniti nel nome del calcio. Dimenticandosi tutto il resto.