Economia

Exor,giovedì nero in borsa per la "galassia".Il mercato vende tutto: Fca e Cnh

Su Cnh Industrial svanisce l'effetto Nikola e Fca accusa le indiscrezioni sui rilievi Antitrust

Il newsflow negativo si abbatte sulla galassia Exor a Piazza Affari, dove il titolo della holding della famiglia Agnelli subisce l’effetto dei crolli azionari delle partecipazioni a valle della catena societaria e lascia a sua volta sul terreno oltre il 5% a 49,85 euro per azione. Su Cnh Industrial sembra svanito l'effetto Nikola e Fiat Chrysler accusa le indiscrezioni secondo cui Bruxelles sembra orientata ad aprire una analisi approfondita delle conseguenze in termini di concentrazione della aggregazione con la francese Peugeot. Su Cnh che precipita del 7% a Piazza Affari mostrando la performance peggiore del Ftse Mib a metà seduta pesano anche gli annunci di Tesla e Ford.

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Se il clamoroso esordio sul Nasdaq di Nikola, la società che progetta camion a trazione elettrica e a idrogeno è stato alla base del recente balzo a Milano di Cnh, che attraverso Iveco detiene il 7% di Nikola e ha stretto una collaborazione industriale, gli annunci arrivati da Tesla e Ford sui rispettivi nuovi progetti hanno innescato forti vendite sul titolo della matricola del Nasdaq: Nikola ha chiuso le contrattazioni con un calo del 18,5% rispetto al giorno precedente. Secondo quanto riportato dalle agenzie internazionali infatti, Elon Musk ha annunciato ai dipendenti che e' ormai vicina la messa in produzione in serie del Tesla Semi Classe 8, truck completamente elettrico.

Altri annunci sono arrivati da Ford: il direttore generale Jim Farley ha confermato i piani per l'elettrificazione dei pick-up Ford pur precisando che l'atteso F-150 elettrico slitterà al 2022 mentre la versione a combustione endotermica e' attesa a breve. Il pick-up F-150, insieme al Cybertruck di Tesla, sarà uno dei principali concorrenti per il pick-up elettrico di Nikola, Badger, che secondo le dichiarazioni del ceo Trevor Milton potrà essere ordinato da fine giugno. Per quanto riguarda invece la controllata Fiat Chrysler, le vendite sono scattate di fronte alla concreta possibilità che l'operazione di fusione slitti di qualche mese a causa della volontà della Commissione Ue di aprire una istruttoria per verificare alcune criticita' Antitrust derivanti dall'operazione.

carlos tavares
 

In una mattina partita in forte calo per tutti i mercati azionari europei (-2,6% l'Eurostoxx50), l'indice Stoxx600 dell'automotive ha ceduto il 4%, mentre Fiat Chrysler (-5,6%) e Peugeot (-5,5%) sono tra i peggiori dei rispettivi panieri Ftse Mib e Cac40. Secondo le indiscrezioni circolate in maniera più consistente dalla sera di ieri, la Commissione europea il prossimo 17 giugno dovrebbe optare per l'apertura per una seconda fase di approfondimento sul dossier dell'aggregazione tra le due case auto poichè, come rilevato da Il Sole 24 Ore, i gruppi non hanno presentato soluzioni alle criticità sollevate dall'Antitrust Ue: tali rilievi riguardano in particolare la prospettiva, in caso di aggregazione, di una concentrazione nel segmento dei mini-van.

La combinazione delle quote di mercato di Fca e di Peugeot porterebbe infatti il nuovo gruppo a detenere circa un terzo dei volumi. L'esame da parte della Commissione Ue potrebbe richiedere ulteriori 4 mesi e allungare probabilmente i tempi dell'operazione: attualmente la tempistica annunciata e' di concludere il deal entro il primo trimestre 2021. Prima della caduta odierna in Borsa, Fca ha perso il 7% circa in due sedute, mentre Peugeot il 7,7%.