Economia
Fca, nuvole nere nel dopo-Marchionne. Rumors: taglia la produzione in Italia
Il successore di Marchionne investe 200 milioni per produrre la nuova Jeep Renegade a Melfi. Ma negli altri stabilimenti cala la produzione e cresce la Cig
A Grugliasco la produzione della Maserati Quattroporte è calata da 3.283 a 2.485 unità e quella della Ghibli da 10.729 a 8.722. A Pomigliano, infine, si è solo iniziato a definire il percorso di preparazione dello stabilimento in vista del nuovo modello che affiancherà la Panda attualmente prodotta in Campania ma che già Marchionne, lo scorso marzo, aveva anticipato sarebbe stata trasferita altrove entro la fine del 2020.
Tra le incertezze legate al tramonto delle motorizzazioni diesel, i ritardi accumulati sul terreno dell’auto elettrica, le minacce legate ai dazi di Trump (che per la verità colpiscono più direttamente i concorrenti tedeschi ma certamente creano un clima di tensione che non aiuta) e il rischio di un rallentamento della crescita globale anche a seguito di una possibile guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina (con inevitabili conseguenze anche sull’Europa), Manley si troverà a gestire una “patata bollente” e dovrà al tempo stesso dimostrare la fermezza di Marchionne nel tenere dritta la barra del timone e una certa capacità diplomatica nel rassicurare i sindacati circa la perdurante “centralità” degli stabilimenti italiani.
Un compito non certo agevole, anche se per ora nessuno sembra voler gettare benzina sul fuoco, tanto che dopo la conferma dell’avvio della produzione delle Jeep ibrida a Melfi dai sindacati sono giunte parole di apprezzamento, come quelle del segretario generale della Fim Cisl, Giorgio Bentivogli, che parla di “forte segnale della centralità dell’Italia nelle strategie future del gruppo Fca e del nuovo amministratore delegato Mike Manley”. Mentre appare più cauta l’apertura di Roberto Di Maulo, segretario generale della Fismic Confsal, che chiede all’azienda di “aprire una discussione sulle tempistiche e per avere più certezze anche sull’assegnazione dei nuovi modelli negli altri stabilimenti”.
Luca Spoldi