Economia
Ferragamo, funziona la cura Le Divelec. I cinesi under 35 trainano gli utili
I broker promuovono i numeri del trimestre, che conferma la ritrovata competitività del gruppo dopo il cambio ai vertici della scorsa estate
Partenza a razzo per Salvatore Ferragamo in borsa col titolo che sfiora il +10% a 21,2 euro per azione, dopo la diffusione, ieri sera a mercati chiusi, dei dati dei primi tre mesi dell’anno. I ricavi in particolare, cresciuti del 4,3% anno su anno a 317 milioni (+4,3% anche a cambi costanti), hanno sorpreso gli analisti, tanto che molti broker oggi migliorano i giudizi sul titolo. Kepler Cheuvreux ad esempio ha alzato il giudizio da “ridurre” a “mantenere” e il target price da 17 a 20 euro per azione, Societe Generale passa da “vendere” a “mantenere” con prezzo obiettivo a 20 euro, Banca Akros resta “neutrale” ma ritocca da 18,4 a 20,2 euro il target price.
Ferruccio Ferragamo, presidente di Salvatore Ferragamo spa
Soprattutto Morgan Stanley, tra i più ascoltati broker mondiali, alza il prezzo obiettivo da 18,5 a 20 euro per azione, facendo scattare acquisti robusti (nella prima metà della mattinata sono stati scambiati oltre 1,8 milioni di pezzi, contro una media giornaliera di poco superiore ai 540 mila titoli). Scavando tra i numeri, si scopre che a favorire il ritorno alla crescita dei ricavi è stato in particolare l’andamento del canale retail (+3,9%, ovvero +2,2% a parità di perimetro), che ha beneficiato di una netta riaccelerazione in Cina (+21,2%, ossia +17,7% a cambi costanti), paese che il management di Ferragamo prevede possa registrare un incremento di vendite del 13%-15% a cambi costanti nel 2019, con un “rimpatrio” delle spese per il lusso che dovrebbe far crescere gli acquisti ad un tasso doppio rispetto a quelli comprati dai turisti cinesi in giro per il mondo.
A comprare di più, segnala la società di lusso italiana, sono stati soprattutto clienti sotto i 35 anni, forse anche perché i social media stanno avendo un ruolo sempre maggiore nell’influenzare gli acquisti in Cina (dove il numero di consumatori che seguono i consigli degli “influencer” è in proporzione almeno il doppio rispetto all’Europa o agli Stati Uniti). Sempre più strategico è in generale il canale online, su cui punta molto Ferragamo che a novembre scorso ha rinnovato completamente il proprio sito, mentre continua la selezione dei punti di vendita fisici, calati da 672 a 662 in tutto il mondo nel trimestre. Fa infine ben sperare per il futuro anche l’atteso ritorno del mercato dei beni di lusso personali ad una crescita “normale” del 6% nell’arco dell’intero 2019.
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