Economia

Ferrarini, sfida sul concordato. Bonterre-Gsi: manteniamo l'offerta

La cordata Bonterre-Grandi Salumifici Italiani, a cui partecipano anche Opas e Hp e che e' sostenuta da Intesa Sanpaolo e UniCredit, ribadisce 'l'impegno a mantenere l'offerta presentata' per Ferrarini 'e, se del caso, ad arricchirne ancor piu' i contenuti, qualora si instaurasse finalmente la leale procedura competitiva imposta dalla legge'.

Dopo il deposito della proposta di concordato presentata dall'altra cordata Pini-Amco, Bonterre e Gsi sottolineano i punti di forza della propria offerta, tra cui il fatto che 'tutti gli impegni dei partner sono stati assicurati fin dal momento del deposito da fideiussioni bancarie e da depositi bancari, con la disponibilita' immediata, di oltre 50 milioni, al servizio del ripagamento dei creditori' e 'la costruzione di un processo di filiera tutto italiano, dall'allevatore al consumatore, la fruibilita' certa e immediata da parte di tutte le maestranze dei vicini impianti e stabilimenti del gruppo Bonterre e di Opas, in caso di spegnimento dello stabilimento di Rivaltella, la garanzia dei livelli occupazionali gia' individuati'.

La proposta Pini-Amco, invece, vedrebbe 'la mancanza di pagamenti immediati o nel breve del passivo concordatario, con lo spostamento del soddisfo dal terzo anno di piano industriale in poi, con tutti i rischi connessi al pagamento attraverso le risorse della continuita' aziendale, non garantite' e 'nessuna certezza sulla continuita' produttiva ed industriale in Italia, mancando in capo alla famiglia Pini l'expertise nel settore dei salumi di carne suina e nella commercializzazione sui mercati internazionali del food 'made in Italy''.

Bonterre e Gsi ribadiscono infine 'la disponibilita' verso le organizzazioni sindacali, per rappresentare loro la struttura e i contenuti della proposta Bonterre, le relative prospettive dal punto di vista industriale e occupazionale'.