Economia
Generali, l'assemblea approva bilancio 2019 e nuova governance
Cambiato lo statuto sul rinnovo del Cda: il board uscente potrà formulare una lista di candidati per il Cda successivo
E' durata circa due ore l'assemblea di bilancio di Generali, la prima nella storia della compagnia a essersi svolta in streaming a causa dell'epidemia sanitaria in corso. Per il medesimo motivo, l'assise si e' tenuta a Torino, dove risiede il Presidente del Leone, Gabriele Galateri. Dalla lettura del libro soci integrata dalle dichiarazioni rese alla Consob non sono emerse variazioni nel peso delle quote in mano ai soci rilevanti. I principali soggetti che partecipano al capitale della compagnia rimangono pertanto Mediobanca (12,86%), gruppo Caltagirone (5,11%), la Delfin di Leonardo Del Vecchio (4,84%), il gruppo Benetton (3,99%), New B&D Holding (DeAgostini; 1,45%) e Fondazione Crt (1,3%).
Un blocco di soci italiani che pesa dunque per oltre il 29,5% del gruppo triestino. Tra i punti chiave all'ordine del giorno, attraverso il rappresentante unico incaricato di raccogliere le deleghe di voto, i soci hanno approvato il bilancio 2019 con il 98,96% del capitale favorevole. Contro i numeri dello scorso esercizio si e' espresso invece lo 0,068%, mentre astenuti e non votanti sono stati rispettivamente lo 0,162% e lo 0,804%.
Via libera anche alla distribuzione del dividendo, suddiviso in due tranche distinte per ottemperare alle indicazioni fornite dall'Eiopa: considerata la situazione emergenziale in atto, l'Autorita' di Vigilanza europea delle assicurazioni ha chiesto alle compagnie vigilate di adottare una linea prudenziale nelle politiche di remunerazione ai soci, privilegiando la solidita' finanziaria.
Così, i soci hanno cosi' approvato la proposta relativa alla distribuzione di una prima cedola da 0,5 euro con il 98,29% di voti favorevoli, a fronte di 0,78% contrari, 0,11% astenuti e 0,804% non votanti. Una seconda cedola di 0,46 euro potrebbe arrivare in tardo autunno se l'evoluzione della crisi lo consentira'. In questo caso, il Cda potra' decidere autonomamente di metterla in pagamento, oppure convocare una nuova assemblea per rimettere ogni decisione ai soci.
Infine, e' passata a larghissima maggioranza (99%) anche la modifica statutaria che d'ora in avanti consentira' al Cda uscente di formulare una lista di candidati per il board successivo. All'avvio dei lavori assembleari, come di consueto, i vertici della compagnia hanno preso parola a turno per raccontare lo stato di salute dell'azienda e sottolineare alcuni aspetti legati alla situazione contingente. In particolare, Galateri ha detto che "l'azione concertata dell'Unione Europea e delle Banche centrali e' cruciale. il momento di mostrare spirito di collaborazione e solidarieta' come i tempi esigono".
Secondo il presidente, vanno in questa direzione "il lancio del fondo temporaneo a sostegno dei lavoratori nei Paesi piu' colpiti annunciato dalla Commissione Europea e l'accordo raggiunto la settimana scorsa sul fondo per il recupero economico, oltre al vasto programma di acquisto di obbligazioni lanciato dalla Bce per fornire liquidita' al sistema finanziario". Tutto questo rappresenta "un buon inizio", anche se - ha ammonito - "servira' molto altro, soprattutto per quanto riguarda la politica fiscale, per poter ricostruire su basi piu' solide l'economia del continente e soprattutto per evitare un nuovo rischio di frammentazione. Ci auguriamo dei passi avanti nelle prossime settimane".
"Siamo consapevoli che saremo costretti a operare in uno scenario estremamente complesso e per molti versi inedito, di cui a oggi e' ancora molto difficile prevedere l'evoluzione. Ciononostante, la nostra forza e solidita' ci permettono di riconfermare la validita' della nostra strategia", ha spiegato a sua volta il Group Ceo Philippe Donnet. Il capo azienda ha inoltre osservato come l'attuale Piano strategico, quando venne elaborato, "anticipava gia' alcune tendenze che ora questa crisi sta accelerando, come ad esempio la trasformazione digitale".
Nell'attuale contesto, ha aggiunto Donnet, "sappiamo che dovremo essere ancora piu' disciplinati, piu' rigorosi nell'individuare le priorita' e bravi ad adattarci in corso d'opera. Ed e' quello che faremo". Infine, il Cfo Cristiano Borean e' intervenuto per assicurare che "anche se al momento gli effetti della crisi legata alla diffusione della pandemia da Coronavirus rimangono incerti, non ci sono ragioni per avere dubbi sulla stabilita' del gruppo, il cui Solvency Ratio rimane tuttora solido ed e' sempre stato all'interno dell'intervallo desiderato"