Economia

Generali, il jolly del genere mette fuori gioco Galateri. Korn Ferry e JPM...

di Andrea Deugeni

Le chances di riconferma del 74enne top-manager molto basse. Se non nulle. Ecco perché. Intanto i Pattisti stanno per completare la squadra di advisor: i nomi

Per quanto riguarda il nome di punta a cui il presidente di Essilux e il patron del Messaggero affideranno le proprie velleità di discontinuità nella governance, a quanto risulta, sono in corso discussioni con "due top manager di assoluto livello" (così vengono definiti da fonti vicine al Patto), uno dei quali potrebbe essere l’ex Goldman Sachs Diego De Giorgi, triestino di nascita e che siede anche nel board di UniCredit o l’attuale Cfo di Allianz Giulio Terzariol, top manager dal curriculum più attinente al mercato assicurativo (ex Generali e dal 1998 tutta una carriera interna al colosso delle polizze di Monaco di Baviera), ma che potrebbe però rientrare nella linea di successione per la guida futura della compagnia teutonica.

Quando i Pattisti alzeranno il velo su strategie e nomi? La procedura interna delle Generali prevede che prima della compilazione di una long list, da cui estrarre poi una short list per la stesura della lista definitiva del consiglio uscente venga chiesto a ogni consigliere, quindi anche al vicepresidente Caltagirone e al consigliere espressione di Delfin Romolo Bardin, se intendono far parte della nuova composizione e perché.

Il passaggio è fissato in calendario per i primi di gennaio, di ritorno dalle festività, un momento che darà il via formale alla preparazione-presentazione della seconda lista. Considerando il fatto che Caltagirone e Del Vecchio si troveranno a fronteggiare la lista del consiglio ben vista come best practice dagli istituzionali, è ragionevole pensare che i tempi per la presentazione di un contro-piano e squadra non vadano per le lunghe, in modo da poter massimizzare il tempo a disposizione fino al voto del 29 aprile per la “campagna elettorale”.

@andreadeugeni