Economia

Generali stringe i tempi su Cattolica: compra il 6,8% e punta sul delisting

Il Leone sale al 91% del capitale di Cattolica Assicurazioni e si prepara a procedere con l'acquisto delle azioni restanti sul mercato. Il titolo vola in Borsa

Generali all'attacco su Cattolica, l'obiettivo resta quello di completare l'iter di acquisizione entro il 2022

Il colosso assicurativo di Piazza Gae Aulenti stringe i tempi su Cattolica, superando oltre il 90% del capitale. Il Leone di Trieste ha infatti concluso l'acquisto di 15.604.182 azioni ordinarie di Cattolica, pari a circa il 6,834% del capitale, con una procedura di reverse accelerated book-building (Rabb), rivolta esclusivamente a investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri. Generali sale così dall'84,475% al 91,308% del capitale sociale, che arriva al 91,506% con le azioni proprie. Equita Sim ha operato quale intermediario autorizzato e sole bookrunner dell'operazione.

Il corrispettivo per l'acquisto delle azioni è pari a 6,75 euro per azione, con un premio sul prezzo di chiusura dell'azione ordinaria Cattolica alla data del 23 maggio 2022 pari al 7,7% circa, per un esborso complessivo di 105,3 mln di euro circa. Il regolamento dell'operazione avverra' in data 26 maggio 2022. Si va quindi verso il delisting di Cattolica e l'acquisto da parte di Generali delle azioni restanti sul mercato.

Sulla scia di tale accelerazione Cattolica Assicurazioni balza del 7% in Borsa e si porta vicino al prezzo dell'annunciata operazione di acquisto con cui Generali, già socio di controllo con l'84,5%, ha rafforzato ulteriormente la presa sul capitale puntando al delisting del titolo e alla successiva fusione tra le compagnie. Il superamento della soglia del 90% pone le condizioni per l'operazione di opa residuale per poter arrivare a detenere l'intero capitale di Cattolica e procedere al delisting del titolo da Piazza Affari.

A marzo scorso, ricorda Il Sole 24 Ore, il ceo di Generali Philippe Donnet aveva dichiarato: "Stiamo già gestendo Cattolica come controllata. Abbiamo iniziato l'integrazione, in quanto proseguiremo con il delisting e la fusione ma il processo richiede delle approvazioni e del tempo. Faremo la fusione il prima possibile". L'obiettivo di Trieste resta quello di completare tutto l'iter entro il 2022.

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